I vescovi dell’Ecuador: essere una Chiesa vicina alle sofferenze dei poveri
Dal 2 al 6 maggio, nella seconda settimana di Pasqua secondo la tradizione, i membri
della Conferenza Episcopale dell'Ecuador si sono incontrati a Quito. Secondo il comunicato
finale dell’incontro, pervenuto all’Agenzia Fides, in un clima fraterno di partecipazione,
la Conferenza Episcopale ha valutato il suo ruolo di scambio di esperienze pastorali
e di definizione di azioni comuni tra le varie diocesi. I vescovi hanno inoltre eletto
la nuova Presidenza e in parte rinnovato le Commissioni, come previsto negli Statuti.
Presidente della Conferenza Episcopale è stato eletto mons. Antonio Arregui Yarza,
arcivescovo di Guayaquil; vice presidente è mons. Luis Cabrera Herrera, OFM, arcivescovo
di Cuenca; segretario è mons. Angel Polivio Sanchez Loaiza, vescovo di Guaranda e
delegato per il Vicariato Apostolico di Sucumbíos. La nuova Presidenza e le diverse
Commissioni episcopali hanno confermato il loro impegno a lavorare al servizio del
popolo di Dio pellegrino in Ecuador, fedeli al Vangelo di Gesù e sempre attenti alle
esigenze della sua Chiesa. L'Assemblea ha esaminato il lavoro pastorale del triennio
appena finito, prendendo atto dell'impegno pastorale, dei risultati raggiunti e della
vita intensa che si manifesta nelle diverse zone pastorali. “Tuttavia, il mondo complesso
e mutevole in cui viviamo – prosegue il comunicato - è per la Chiesa una sfida che
ci impone di vivere in uno stato costante di conversione e di rinnovamento, discepoli
e missionari di Gesù. Insieme a Lui cerchiamo di trovare nuovi modi di ascolto e di
servizio, alla luce della Parola”. Il comunicato, firmato dalla Segreteria Generale
della Conferenza Episcopale dell’Ecuador, si conclude così: “Chiediamo a Gesù di portare
avanti il suo popolo e di sostenerci in questo sforzo di fedeltà e di impegno, per
costruire una Chiesa pienamente in mezzo a questo mondo, vicina alle sofferenze dei
poveri, e allo stesso tempo fermento di fede e di speranza per tutti. Chiediamo anche,
in questo momento così importante per il futuro del paese, di saper illuminare la
coscienza di tutti i cittadini in modo che, in fedele adempimento dei loro doveri
familiari, sociali e politici, cerchino sempre la giustizia, la libertà e il bene
comune. Ci mettiamo sotto la protezione della Beata Vergine Maria insieme a tutti
gli uomini e le donne di buona volontà”.