Afghanistan: offensiva dei talebani a Kandahar contro le sedi istituzionali
È di almeno due vittime tra gli insorti il bilancio della dura battaglia in corso
nella città afghana di Kandahar, dove le forze di sicurezza stanno fronteggiando un
attacco simultaneo sferrato dai miliziani integralisti alle principali sedi istituzionali
della città, dove si sono verificate almeno una decina di esplosioni. Secondo la rivendicazione
dei talebani diffusa su internet, sono stati colpiti l'ufficio del governatore provinciale,
la sede dei servizi segreti ed il quartier generale della polizia.
Libia,
nuovi bombardamenti su Misurata Critiche dal regime libico per il piano di
aiuti ai ribelli deciso dal Gruppo di contatto riunito due giorni fa a Roma. Forti
perplessità sono state poi espresse da Russia e Cina che hanno accusato il Gruppo
di contatto di “essersi schierato con una delle parti in conflitto, mentre la risoluzione
Onu esorta soltanto alla protezione dei civili”. Intanto si continua a combattere
a Misurata, dove, nella notte, aerei del regime di Gheddafi hanno bombardato quattro
depositi di petrolio provocando un enorme incendio. Nella città libica resta critica
la situazione umanitaria.
Economia – Grecia La Grecia è tornata ieri
al centro della bufera per il debito, affondando l’euro sui mercati. In serata i ministri
delle Finanze dei principali Paesi dell’eurogruppo, riuniti in un vertice straordinario,
hanno esortato Atene ad uno sforzo maggiore per il risanamento dei conti pubblici.
Il servizio di Marco Guerra:
È bastata
un’indiscrezione del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo cui la Grecia starebbe
valutando seriamente l’uscita dalla moneta unica europea, a provocare un terremoto
sulla valuta che ha fatto calare l’euro fino a 1,43 dollari dopo essersi avvicinato
a 1,50 appena due giorni prima. Un eventuale ritorno della Grecia alla vecchia Dracma
- tecnicamente complicatissimo - avrebbe infatti un impatto enorme sulla tenuta della
divisa unica. Per questo motivo Parigi, Berlino e lo stesso governo di Atene hanno
immediatamente smentito questa ipotesi. Ma che lo scenario della crisi ellenica resti
comunque molto preoccupante lo confermano le conclusioni del vertice straordinario
tenutosi in serata a Lussemburgo, a cui hanno partecipato i ministri delle Finanze
di Italia, Germania, Francia, Spagna e Grecia, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude
Junker, e il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Le parti hanno annunciato
che non ci sarà alcuna ristrutturazione del debito greco ma si prospettano invece
nuovi aiuti europei, che saranno tuttavia condizionati ad un maggiore sforzo di Atene
sulle misure di correzione dei conti. In tal senso l’Europa ha esercitato forti pressioni,
tanto da ipotizzare un sistema di controllo esterno sul processo delle privatizzazioni
elleniche. L’Eurozona teme infatti un contagio ad altri Paesi a rischio come il Portogallo
mentre sale il pericolo che il Consiglio Ecofin del 16 maggio possa bocciare il piano
di aiuti a Lisbona.
Nigeria, attaccato villaggio cristiano Torna
alta la tensione nel nord della Nigeria, nello Stato di Bauchi a maggioranza musulmana,
dove ieri almeno 16 cristiani sono stati uccisi in un attacco condotto da uomini armati.
Una ventina le case date alle fiamme. La zona è conosciuta per essere stata nel passato
epicentro di violenze etniche e settarie in particolare dopo le presidenziali di aprile.
Marocco-attentato È
salito a 17 vittime il bilancio dell’attentato al caffè di Marrakech dello scorso
28 aprile, dopo che ieri è deceduta una giovane donna svizzera, rimasta gravemente
ferita dallo scoppio dell’ordigno. Intanto iniziano a delinearsi i profili delle tre
persone arrestate, due giorni fa, con l’accusa di aver messo a punto l’attacco. Uno
di loro era stato più volte fermato, anche in Libia e Siria, per aver tentato di unirsi
a gruppi terroristici vicini ad Al Qaeda.
Immigrazione, nuovi arrivi a Lampedusa Nuovi
arrivi di migranti a Lampedusa e il centro di prima accoglienza torna ad essere pieno.
1100 le presenze dopo il maxi sbarco che in nottata ha portato sull’isola 842 persone
provenienti dalla Libia. Una terza imbarcazione è invece stata bloccata nel Canale
di Sicilia dalle autorità tunisine. ”E’ la dimostrazione che l'accordo fra i due governi
funziona”, ha commentato il ministro dell’Interno Maroni. A pieno ritmo procede anche
la ricerca degli scafisti, due dei quali sono stati arrestati ad Agrigento, e il meccanismo
delle ripartenze. “L’isola è pronta a ricevere i turisti, ma il settore va sostenuto
meglio”. E’ quanto chiedono associazioni e imprenditori locali. Gabriella Ceraso
ha intervistato la Presidente, Rosangela Mannino:
R. – Lampedusa
è ritornata alla sua bellezza originaria. Anche la famosa “Montagna della vergogna”
è tornata ad essere quella di prima. Le spiagge sono tranquille, come anche il Paese.
Quindi, anche se sentite questi nuovi recuperi di immigrati via mare, non pensate
che l’isola sia invasa: queste persone vengono prese, aiutate – perché devono essere
aiutate, è giusto e sacrosanto – e poi portate via sulle navi. Ormai non c’è più lo
stato di allerta sull’isola.
D. – Quali sono, invece, le vostre preoccupazioni,
gli allarmi lanciati da tutto lo staff, associazioni, imprenditori e negozianti dell’isola?
R.
– Hanno lanciato l’allarme per via degli indotti, che sono fermi. Non dico il 90 per
cento, ma c’è un 80 per cento di persone che non verranno perché credono permanga
ancora lo stato di allerta. Noi, come imprenditori, chiediamo ora, sia al governo
centrale sia a quello regionale, aiuti sostanziali per la nostra economia: delle linee
di credito ed una moratoria, almeno per quest’anno, per questa calamità naturale che
interessa Lampedusa.
D. – Il governo aveva parlato di provvedimenti
di altro genere. Si era parlato, ad esempio, di buoni-vacanze...
R.
– Non era il buono-vacanze che avevamo chiesto. Il buono doveva essere applicato sulla
compagnia aerea, in modo che venisse fatto uno sconto, anche direttamente in albergo.
Poi si era parlato di un buono-vacanza per le famiglie a basso reddito, ma queste
persone, qui a Lampedusa, non arrivano. Il governo ha affrontato la situazione mettendo
a disposizione delle navi e facendo bellissimi spot pubblicitari. Come lampedusani,
quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Adesso chiediamo al governo un aiuto concreto
ed istantaneo per sostenere l’economia in piena crisi. (vv)
Indonesia,
incidente aereo Non ci sono sopravvissuti tra i 27 passeggeri dell’aereo precipitato
oggi in mare nella remota provincia indonesiana di Papuasia. Il velivolo, un MA-60
fabbricato in Cina, "è precipatato in mare a circa 500 metri dalla pista mentre era
in fase di atterraggio" all'aeroporto di Kaimana, una piccola città della Papuasia
occidentale, ha riferito un funzionario del ministero dei Trasporti. Secondo i soccorritori
al momento sono stati ritrovati 15 corpi e le ricerche sono ancora in corso.
Vertice
Asean Vertice dell’Asean, Associazione degli Stati del sud-est asiatico, oggi
a Giacarta, in Indonesia. Sul tavolo: il conflitto alla frontiera tra Thailandia e
Cambogia ma anche la proposta per la nascita di una comunità economica entro il 2015.
Ecuador-Referendum Si
vota oggi in Ecuador per il referendum costituzionale che prevede 10 quesiti. Tra
le modifiche che il presidente Correa vorrebbe introdurre, oltre al cambiamento della
Costituzione, la riforma della magistratura e la regolamentazione dei mezzi di informazione.
Una consultazione che, secondo gli analisti, incrementerà il potere del Capo dello
Stato. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 127