2011-05-07 15:04:43

Afghanistan: offensiva dei talebani a Kandahar contro le sedi istituzionali


È di almeno due vittime tra gli insorti il bilancio della dura battaglia in corso nella città afghana di Kandahar, dove le forze di sicurezza stanno fronteggiando un attacco simultaneo sferrato dai miliziani integralisti alle principali sedi istituzionali della città, dove si sono verificate almeno una decina di esplosioni. Secondo la rivendicazione dei talebani diffusa su internet, sono stati colpiti l'ufficio del governatore provinciale, la sede dei servizi segreti ed il quartier generale della polizia.

Libia, nuovi bombardamenti su Misurata
Critiche dal regime libico per il piano di aiuti ai ribelli deciso dal Gruppo di contatto riunito due giorni fa a Roma. Forti perplessità sono state poi espresse da Russia e Cina che hanno accusato il Gruppo di contatto di “essersi schierato con una delle parti in conflitto, mentre la risoluzione Onu esorta soltanto alla protezione dei civili”. Intanto si continua a combattere a Misurata, dove, nella notte, aerei del regime di Gheddafi hanno bombardato quattro depositi di petrolio provocando un enorme incendio. Nella città libica resta critica la situazione umanitaria.

Economia – Grecia
La Grecia è tornata ieri al centro della bufera per il debito, affondando l’euro sui mercati. In serata i ministri delle Finanze dei principali Paesi dell’eurogruppo, riuniti in un vertice straordinario, hanno esortato Atene ad uno sforzo maggiore per il risanamento dei conti pubblici. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

È bastata un’indiscrezione del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo cui la Grecia starebbe valutando seriamente l’uscita dalla moneta unica europea, a provocare un terremoto sulla valuta che ha fatto calare l’euro fino a 1,43 dollari dopo essersi avvicinato a 1,50 appena due giorni prima. Un eventuale ritorno della Grecia alla vecchia Dracma - tecnicamente complicatissimo - avrebbe infatti un impatto enorme sulla tenuta della divisa unica. Per questo motivo Parigi, Berlino e lo stesso governo di Atene hanno immediatamente smentito questa ipotesi. Ma che lo scenario della crisi ellenica resti comunque molto preoccupante lo confermano le conclusioni del vertice straordinario tenutosi in serata a Lussemburgo, a cui hanno partecipato i ministri delle Finanze di Italia, Germania, Francia, Spagna e Grecia, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Junker, e il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Le parti hanno annunciato che non ci sarà alcuna ristrutturazione del debito greco ma si prospettano invece nuovi aiuti europei, che saranno tuttavia condizionati ad un maggiore sforzo di Atene sulle misure di correzione dei conti. In tal senso l’Europa ha esercitato forti pressioni, tanto da ipotizzare un sistema di controllo esterno sul processo delle privatizzazioni elleniche. L’Eurozona teme infatti un contagio ad altri Paesi a rischio come il Portogallo mentre sale il pericolo che il Consiglio Ecofin del 16 maggio possa bocciare il piano di aiuti a Lisbona.

Nigeria, attaccato villaggio cristiano
Torna alta la tensione nel nord della Nigeria, nello Stato di Bauchi a maggioranza musulmana, dove ieri almeno 16 cristiani sono stati uccisi in un attacco condotto da uomini armati. Una ventina le case date alle fiamme. La zona è conosciuta per essere stata nel passato epicentro di violenze etniche e settarie in particolare dopo le presidenziali di aprile.

Marocco-attentato
È salito a 17 vittime il bilancio dell’attentato al caffè di Marrakech dello scorso 28 aprile, dopo che ieri è deceduta una giovane donna svizzera, rimasta gravemente ferita dallo scoppio dell’ordigno. Intanto iniziano a delinearsi i profili delle tre persone arrestate, due giorni fa, con l’accusa di aver messo a punto l’attacco. Uno di loro era stato più volte fermato, anche in Libia e Siria, per aver tentato di unirsi a gruppi terroristici vicini ad Al Qaeda.

Immigrazione, nuovi arrivi a Lampedusa
Nuovi arrivi di migranti a Lampedusa e il centro di prima accoglienza torna ad essere pieno. 1100 le presenze dopo il maxi sbarco che in nottata ha portato sull’isola 842 persone provenienti dalla Libia. Una terza imbarcazione è invece stata bloccata nel Canale di Sicilia dalle autorità tunisine. ”E’ la dimostrazione che l'accordo fra i due governi funziona”, ha commentato il ministro dell’Interno Maroni. A pieno ritmo procede anche la ricerca degli scafisti, due dei quali sono stati arrestati ad Agrigento, e il meccanismo delle ripartenze. “L’isola è pronta a ricevere i turisti, ma il settore va sostenuto meglio”. E’ quanto chiedono associazioni e imprenditori locali. Gabriella Ceraso ha intervistato la Presidente, Rosangela Mannino:RealAudioMP3

R. – Lampedusa è ritornata alla sua bellezza originaria. Anche la famosa “Montagna della vergogna” è tornata ad essere quella di prima. Le spiagge sono tranquille, come anche il Paese. Quindi, anche se sentite questi nuovi recuperi di immigrati via mare, non pensate che l’isola sia invasa: queste persone vengono prese, aiutate – perché devono essere aiutate, è giusto e sacrosanto – e poi portate via sulle navi. Ormai non c’è più lo stato di allerta sull’isola.

D. – Quali sono, invece, le vostre preoccupazioni, gli allarmi lanciati da tutto lo staff, associazioni, imprenditori e negozianti dell’isola?

R. – Hanno lanciato l’allarme per via degli indotti, che sono fermi. Non dico il 90 per cento, ma c’è un 80 per cento di persone che non verranno perché credono permanga ancora lo stato di allerta. Noi, come imprenditori, chiediamo ora, sia al governo centrale sia a quello regionale, aiuti sostanziali per la nostra economia: delle linee di credito ed una moratoria, almeno per quest’anno, per questa calamità naturale che interessa Lampedusa.

D. – Il governo aveva parlato di provvedimenti di altro genere. Si era parlato, ad esempio, di buoni-vacanze...

R. – Non era il buono-vacanze che avevamo chiesto. Il buono doveva essere applicato sulla compagnia aerea, in modo che venisse fatto uno sconto, anche direttamente in albergo. Poi si era parlato di un buono-vacanza per le famiglie a basso reddito, ma queste persone, qui a Lampedusa, non arrivano. Il governo ha affrontato la situazione mettendo a disposizione delle navi e facendo bellissimi spot pubblicitari. Come lampedusani, quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Adesso chiediamo al governo un aiuto concreto ed istantaneo per sostenere l’economia in piena crisi. (vv)

Indonesia, incidente aereo
Non ci sono sopravvissuti tra i 27 passeggeri dell’aereo precipitato oggi in mare nella remota provincia indonesiana di Papuasia. Il velivolo, un MA-60 fabbricato in Cina, "è precipatato in mare a circa 500 metri dalla pista mentre era in fase di atterraggio" all'aeroporto di Kaimana, una piccola città della Papuasia occidentale, ha riferito un funzionario del ministero dei Trasporti. Secondo i soccorritori al momento sono stati ritrovati 15 corpi e le ricerche sono ancora in corso.

Vertice Asean
Vertice dell’Asean, Associazione degli Stati del sud-est asiatico, oggi a Giacarta, in Indonesia. Sul tavolo: il conflitto alla frontiera tra Thailandia e Cambogia ma anche la proposta per la nascita di una comunità economica entro il 2015.

Ecuador-Referendum
Si vota oggi in Ecuador per il referendum costituzionale che prevede 10 quesiti. Tra le modifiche che il presidente Correa vorrebbe introdurre, oltre al cambiamento della Costituzione, la riforma della magistratura e la regolamentazione dei mezzi di informazione. Una consultazione che, secondo gli analisti, incrementerà il potere del Capo dello Stato. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 127







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