Myanmar: no dei cristiani Kachin al governo che vuole spostare due croci per una
diga
Prima, piccola vittoria per la comunità dei cristiani Kachin nel lungo braccio di
ferro che li vede opposti al governo del Myanmar in merito alla presenza di due croci,
antiche più di cento anni, che sorgono in un’area dove sarà costruita la diga di Irrawaddy.
Il 21 dicembre 2009, ne ripercorre la storia l'agenzia AsiaNews, il governo approvò
la costruzione di questa diga, iniziando, in seguito, l’espropriazione dei terreni
necessari, con il relativo spostamento forzato di migliaia di persone provenienti
da circa 47 villaggi. Nell’ambito dei trasferimenti dovevano rientrare anche queste
due croci: un simbolo per la comunità cristiana locale che vive in uno Stato a maggioranza
cristiana, al confine con la Cina. Da qui sono scaturite le proteste delle comunità
cattolica e protestante, che hanno criticato anche alcuni leader cristiani accusati
di essere più vicini agli interessi del governo anziché alla tutela dei fedeli. La
Chiesa battista, in particolare, ha inviato una lettera aperta all’ufficio distrettuale
governativo di Myitkyina, la capitale dello Stato, sottoscritta da 85 leader religiosi,
per chiedere che le croci restino dove sono, ma ottenendo, per ora, solo un rinvio
delle operazioni. (R.B.)