2011-05-06 09:18:13

Festa delle Guardie Svizzere. Il cardinale Bertone: aderite senza riserve a Cristo e alla Chiesa


Oggi la Guardia Svizzera Pontificia celebra la propria festa in memoria del sacrificio di 147 soldati del Corpo caduti nel “Sacco di Roma”, il 6 maggio 1527, nell’atto di difendere il Papa Clemente VII dall’assalto dei Lanzichenecchi. Stamani il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha celebrato la Santa Messa presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana per le guardie, i loro familiari ed amici; l’animazione liturgica è stata affidata al Coro San Michele dell’omonimo Collegio di Friburgo. Il porporato nella sua omelia ha ricordato l’importanza e la delicatezza del compito delle Guardie Svizzere: “si tratta di un servizio qualificato e di grande responsabilità – ha detto - che esige in quanti vi sono chiamati doti di coraggio, generosità, umanità e fedeltà. Infatti, voi assistete e accompagnate il Successore dell’Apostolo Pietro nell’esercizio del Suo Ministero, affinché possa svolgersi in un contesto di serenità e di sicurezza”. Ha poi sottolineato che “essere Guardie Svizzere significa aderire senza riserve a Cristo e alla Chiesa, con la disponibilità a spendere ogni giorno la vita per questo. Come ogni discepolo del Signore – ha aggiunto - anche voi, che fate parte di questo Corpo di Guardia, siete chiamati a vivere la sequela di Gesù, imitando il suo modo di stare in mezzo agli Apostoli: ‘… chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti’ (Mc 10,44-45). Questo è lo stile di Gesù – ha proseguito il cardinale Bertone - che ciascuno di noi è invitato ad assumere per partecipare pienamente al Regno dei Cieli”. Riferendosi alle letture della liturgia odierna che richiamano gli oltraggi subìti dai primi cristiani, fieri di soffrire per Gesù, ha quindi detto: “chi compie la volontà di Dio non sbaglia mai, anche se a volte subisce opposizione e incomprensioni. Inoltre, quando le cose si fanno veramente per Lui, che è il Signore della nostra vita, prima o poi le reali e buone intenzioni trovano il modo di venire alla luce. Il bene vince sempre, ma tante volte ci chiede di saper rinunciare alle vittorie effimere di questo mondo, per vincere la buona battaglia della fede.

Al termine della Messa, la commemorazione dei Caduti, nel Cortile d’Onore del Quartiere Svizzero, con la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento delle guardie uccise, da parte del Comandante Anrig e il conferimento di decorazioni e onorificenze ad alcuni membri del Corpo, da parte dell’arcivescovo Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato. Nel pomeriggio, alle 17.00, si terrà la cerimonia del giuramento, nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico. Le 34 guardie arruolate giureranno "di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice, sacrificando, ove occorra, anche la vita". Presteranno solenne giuramento sulla bandiera del Corpo, davanti all’arcivescovo Filoni, rappresentante della Segreteria di Stato. Saranno presenti cardinali, vescovi e altre personalità della Curia, nonché rappresentanze delle delegazioni diplomatiche accreditate presso la Santa Sede e del Governo cantonale di Friburgo, cantone ospite del 2011. Le manifestazioni si concluderanno con un concerto, che avrà luogo nel Cortile d’Onore del quartiere della Guardia Svizzera, domani 7 maggio alle ore 12.30.














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