Festa delle Guardie Svizzere. Il cardinale Bertone: aderite senza riserve a Cristo
e alla Chiesa
Oggi la Guardia Svizzera Pontificia celebra la propria festa in memoria del sacrificio
di 147 soldati del Corpo caduti nel “Sacco di Roma”, il 6 maggio 1527, nell’atto di
difendere il Papa Clemente VII dall’assalto dei Lanzichenecchi. Stamani il cardinale
Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha celebrato la Santa Messa presso l’Altare
della Cattedra della Basilica Vaticana per le guardie, i loro familiari ed amici;
l’animazione liturgica è stata affidata al Coro San Michele dell’omonimo Collegio
di Friburgo. Il porporato nella sua omelia ha ricordato l’importanza e la delicatezza
del compito delle Guardie Svizzere: “si tratta di un servizio qualificato e di grande
responsabilità – ha detto - che esige in quanti vi sono chiamati doti di coraggio,
generosità, umanità e fedeltà. Infatti, voi assistete e accompagnate il Successore
dell’Apostolo Pietro nell’esercizio del Suo Ministero, affinché possa svolgersi in
un contesto di serenità e di sicurezza”. Ha poi sottolineato che “essere Guardie Svizzere
significa aderire senza riserve a Cristo e alla Chiesa, con la disponibilità a spendere
ogni giorno la vita per questo. Come ogni discepolo del Signore – ha aggiunto - anche
voi, che fate parte di questo Corpo di Guardia, siete chiamati a vivere la sequela
di Gesù, imitando il suo modo di stare in mezzo agli Apostoli: ‘… chi vuol essere
grande tra voi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi sarà il
servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per
servire e dare la propria vita in riscatto per molti’ (Mc 10,44-45). Questo è lo stile
di Gesù – ha proseguito il cardinale Bertone - che ciascuno di noi è invitato ad assumere
per partecipare pienamente al Regno dei Cieli”. Riferendosi alle letture della liturgia
odierna che richiamano gli oltraggi subìti dai primi cristiani, fieri di soffrire
per Gesù, ha quindi detto: “chi compie la volontà di Dio non sbaglia mai, anche se
a volte subisce opposizione e incomprensioni. Inoltre, quando le cose si fanno veramente
per Lui, che è il Signore della nostra vita, prima o poi le reali e buone intenzioni
trovano il modo di venire alla luce. Il bene vince sempre, ma tante volte ci chiede
di saper rinunciare alle vittorie effimere di questo mondo, per vincere la buona battaglia
della fede.
Al termine della Messa, la commemorazione dei Caduti, nel Cortile
d’Onore del Quartiere Svizzero, con la deposizione di una corona d’alloro davanti
al monumento delle guardie uccise, da parte del Comandante Anrig e il conferimento
di decorazioni e onorificenze ad alcuni membri del Corpo, da parte dell’arcivescovo
Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato. Nel pomeriggio, alle 17.00,
si terrà la cerimonia del giuramento, nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico.
Le 34 guardie arruolate giureranno "di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente
il Sommo Pontefice, sacrificando, ove occorra, anche la vita". Presteranno solenne
giuramento sulla bandiera del Corpo, davanti all’arcivescovo Filoni, rappresentante
della Segreteria di Stato. Saranno presenti cardinali, vescovi e altre personalità
della Curia, nonché rappresentanze delle delegazioni diplomatiche accreditate presso
la Santa Sede e del Governo cantonale di Friburgo, cantone ospite del 2011. Le manifestazioni
si concluderanno con un concerto, che avrà luogo nel Cortile d’Onore del quartiere
della Guardia Svizzera, domani 7 maggio alle ore 12.30.