2011-05-05 14:15:59

Concerto in Vaticano offerto dal presidente Napolitano a Benedetto XVI per il sesto anniversario di Pontificato


Oggi pomeriggio alle ore 18 in Aula Paolo VI il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano offre a Benedetto XVI un concerto in occasione del sesto anniversario del suo Pontificato. Il maestro spagnolo Jesús López Cobos dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma in due capolavori della musica sacra, il “Credo RV 591” di Vivaldi e lo “Stabat Mater” di Rossini, composizioni religiose distanti per tempo e per stile, ma ambedue capaci di esprimere sentimenti di profondo afflato religioso. Il servizio di Luca Pellegrini.RealAudioMP3

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La vertigine barocca del "Credo" di Vivaldi, la profondità purissima dello "Stabat Mater di Rossini: un programma di grande spessore artistico e interesse musicale offerto al Santo Padre, quasi a chiudere idealmente questi giorni di Pasqua della Chiesa e la festa spirituale per la recente Beatificazione di Giovanni Paolo II. In Aula Paolo VI i complessi del Teatro dell'Opera sono diretti da Jesús López Cobos, che ha particolare dimestichezza con la musica sacra. Maestro, come è stato impaginato questo programma?

R. - Sono state proposte che ci ha fatto anche il Santo Padre perché il concerto è dedicato a lui e volevamo che anche lui dicesse quello che voleva ascoltare. Delle possibilità che abbiamo offerto lui ha scelto questi pezzi: lo “Stabat Mater” di Rossini e in più il “Credo RV 591” di Vivaldi, per riempire il tempo normale di un concerto.

D. - Due epoche e due stili: quali sentimenti il pubblico coglierà dei due autori?

R. - Sono due mondi contrapposti, quello che offre il barocco, Vivaldi, con l’“accademicità” propria della musica barocca, e quello di Rossini che non tradisce il linguaggio proprio della sua musica: si sente a livello emozionale che il testo dello “Stabat Mater” ha ispirato Rossini a fare una musica che trasmetta tutta l’emozione di questo testo. Rossini ha avuto uno dei suoi grandi momenti di ispirazione nella musica religiosa.

D. - I nostri non sono tempi facili e felici: ancora guerre, ancora sofferenze, ancora atti d'intolleranza. Secondo lei come Rossini ci aiuta a meditare e superare il dolore umano, qui rappresentato dalla Madre ai piedi della Croce?

R. - Pochi compositori - forse anche Mozart - sanno scrivere una musica triste che allo stesso tempo sia ottimista. Io credo che in questo senso la musica e il linguaggio di Rossini trovino esattamente questo punto. Quando si ascolta lo “Stabat Mater” si ha la sensazione che nel dolore si trova sempre la consolazione, che il dolore è veramente il cammino per la salvezza.

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