Cambogia: ancora troppe le donne che muoiono durante il parto
Le donne del villaggio di Kraing Kaok, in Cambogia, hanno paura di morire durante
il parto. Il Paese asiatico registra i tassi di mortalità materna più elevati nella
regione. Secondo le stime delle Nazioni Unite, citate da Fides, ogni giorno ne muoiono
cinque. Gli esperti di sanità pubblica attribuiscono il fenomeno soprattutto alla
mancanza di ostetriche, alla precarietà dei centri sanitari, agli elevati costi dei
servizi offerti e alla inesperienza del personale nelle aree rurali, dove il tasso
è tre volte più alto rispetto alle zone urbane. Dal 1997 ogni 100.000 nati vivi si
registrano 461 morti materne. Il numero ristretto di ostetriche e di personale sanitario
esperto negli ospedali e nei centri sanitari contribuisce ad aggravare la situazione
nelle aree rurali, dove vive circa l’85% della popolazione. Secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, circa il 40% delle nascite in Cambogia non sono assistite da
personale competente che, in casi di emergenza, potrebbe invece salvare molte vite.
Il governo è impegnato nell’apertura di 1.600 centri sanitari in tutto il paese, con
due ostetriche in ciascuno di questi. Attualmente sono solo mille. Ad aggravare la
situazione di tante donne contribuisce l’elevato costo dei servizi sanitari del paese,
dove un terzo della popolazione vive sulla soglia della povertà.