Mercoledì
4 maggio 2011 - Benedetto XVI alla beatificazione di Giovannni Paolo II: "L’esempio
della sua preghiera mi ha sempre colpito ed edificato: egli si immergeva nell’incontro
con Dio, pur in mezzo alle molteplici incombenze del suo ministero. E poi la sua testimonianza
nella sofferenza: il Signore lo ha spogliato pian piano di tutto, ma egli è rimasto
sempre una “roccia”, come Cristo lo ha voluto." La roccia, simbolo delal fede
incrollabile di Giovanni Paolo II, provato nel dolore e nella solitudine, come
uno scoglio, ma mai indurito nel cuore. E poi le rocce dell'Afghhanistan e dell'Iraq,
teatro delle gesta di Osama Bin Laden. Dure come la roccia le manifestaizoni
di giubilo alla sua morte, indegne dell'umanità. E ancora, il bisogno di certezze
rocciose nella vita di tanti giovani cristiani, riconosciutisi nel sostegno di Giovanni
Paolo II: così nell'esperienza personale del priore di Taizé, fratel Alois. Le
rocce che si sgretolano, e allora diventano sassolini, le rocce che si sfarinano,
ed ecco la sabbia, e poi le rocce lunari, ancora studiate e conservate nei musei.
E poi le rocce che diventano statue, sculture, opere d'arte....Nel 2008 la soprintendenza
speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il polo museale
della città di Roma Museo nazionale del Palazzo di Venezia, si è aggiudicata il finanziamento
di ricerca da parte di Getty Foundation di los angeles per lo studio delle collezioni
di scultura. Maria Giulia Barberini, direttore del Museo Nazionale di palazzo
venezia , racconta come è stato organizzato lo studio... Per finire, la parola
a Pietro, la pietra, la roccia di Gesù per eccellenza.... "Cercate di essere senza
macchia e irrepresneibili davanti a Dio".