E' fissata per oggi al Cairo la cerimonia della firma dell'intesa tra tutte le fazioni
palestinesi, dopo che ieri mattina è stato sottoscritto l'accordo di riconciliazione
tra Hamas e Al Fatah. L’intesa interpalestinese prevede la costituzione di un governo
unitario di esperti, in vista di nuove elezioni politiche e presidenziali entro un
anno. Immediata la condanna di Israele; il premier Nethanyahu ha parlato di un “duro
colpo al processo di pace”. Ma a cosa dovrà effettivamente servire l’intesa? Giada
Aquilino lo ha chiesto a Janiki Cingoli, direttore del Centro italiano per la pace
in Medio Oriente: