Mons. Pompili: guerra contro il terrorismo, non contro l’Islam
“Il presidente Obama, nel dare la notizia della morte di Bin Laden, ha fatto una distinzione
salutare nel precisare che la guerra non è contro l’islam ma contro il terrorismo”.
Queste le parole di mons. Domenico Pompili, portavoce della Conferenza episcopale
italiana (Cei), rilasciate all’agenzia Zenit. “In questo modo - ha continuato - si
mette in evidenza che ci si oppone alla violenza e non a una esperienza alla quale
appartengono milioni di persone che hanno una dignità, essendo credenti nello stesso
Dio come noi cristiani”. “Mi pare sia importante – ha proseguito mons. Pompili – disinnescare
questo cortocircuito dello scontro di civiltà che rappresenta una lettura superficiale
di quanto accaduto. In realtà le religioni non sono portatrici di violenza ma talvolta
possono essere strumentalizzate o lasciarsi strumentalizzare dai poteri economici
o politici. Il punto di equilibrio - ha detto il presule - lo ha suggerito ieri il
cardinale Bagnasco quando ha ricordato di aver pregato per Bin Laden e allo stesso
tempo per le vittime del terrorismo. Rispetto alla tragica vicenda del terrorismo
– ha concluso il portavoce della Cei – la riflessione da fare è che la religione non
può mai essere utilizzata come strumento di guerra, perché una vera esperienza religiosa
induce piuttosto a cogliere gli elementi di vicinanza e di continuità. Tutto ciò che
sale converge. Una vera religione rende possibile l’incontro tra i popoli”. (G.P.)