Roma: seminario "Scienze, Fedi e Salute" il 4 maggio al San Camillo Forlanini
“L'aspirazione verso la verità e la comprensione – diceva Albert Einstein - sorge
dalla sfera della religione”. Le tradizioni cristiana, ebraica e islamica, sostengono
che non esista scienza senza anima. Un concetto che sottoscriverebbe di certo ogni
scienziato, ateo o credente che sia. Interrogarsi su come le due grandi dimensioni
dell’umano – scienza e fede – si intersechino, collaborino o contrastino tra di esse,
su come siano a servizio dell’uomo o ad esso dannose, su quali contributi possano
l’una offrire all’altra, apre aree infinite di dibattito. Ed è proprio questo che
si propone di fare il seminario, Scienze, Fedi e Salute, promosso dall’Azienda Ospedaliera
San Camillo Forlanini che si terrà domani nell’aula magna dell’ospedale. Offrire spazi
di confronto e sfruttare ogni forma di contatto e collaborazione che emerga tra i
due campi. Parlarne all’interno di un ospedale, – il più grande d’Italia – con autorevoli
esponenti delle fedi e delle scienze, aiuta a comprendere meglio quale spazio riservare
alla spiritualità, nel senso più ampio, nel periodo della degenza. La società multi
etnica e multi religiosa spinge la sanità a tener conto di numerosi fattori oltre
a quello strettamente clinico: che cibo fornire a un paziente islamico? Come affronta
la malattia e la morte un buddista? Cosa significa nascere, ammalarsi, guarire per
un ebreo? Che spazi può offrire un nosocomio per la spiritualità di un ateo? Sono
interrogativi che toccano nel vivo la sfera esistenziale di ogni individuo e che il
seminario vuole provare ad affrontare. (G.P.)