2011-05-02 14:32:21

Morte di Bin Laden: i vescovi pakistani ricordano “l’amore ai nemici”


“Nell’animo di un cristiano non c’è mai gioia per la morte di un uomo, anche se è un nemico. In occasione della morte di Bin Laden vorrei ricordare il comandamento supremo del messaggio cristiano: amate i vostri nemici”: con queste parole l’arcivescovo di Islamabad, mons. Anthony Rufin, commenta all’agenzia Fides l’uccisione del leader di Al Qaeda, notando che attualmente non si sono registrati episodi di violenza contro i cristiani. “Vorrei anche esprimere il nostro assoluto rispetto per l’islam e per tutti i musulmani del Pakistan”, con i quali “crediamo sia possibile condividere percorsi di dialogo e collaborazione per la costruzione di una nazione pacifica”. Sulla situazione dei cristiani pakistani, l’arcivescovo dice: “Siamo chiamati dalla volontà di Dio a vivere in questo Paese e a fare del bene in questo Paese. Viviamo la nostra vocazione e missione con fede e speranza, anche nelle situazioni difficili” conclude. Mons. Andrew Francis, vescovo di Multan e presidente della “Commissione per il Dialogo interreligioso” nella Conferenza episcopale, racconta all’agenzia Fides: “Ho avuto due incontri con le autorità civili e militari per parlare delle misure di sicurezza verso i luoghi cristiani nel Sud Punjab, dopo la morte di Bin Laden. Quello che ho portato loro è stato l’esempio del Beato Giovanni Paolo II, uomo di dialogo, di pace, modello per le relazioni islamo-cristiane in Pakistan”. Il vescovo ha ricordato “la vicinanza della Chiesa verso i fedeli musulmani, con i quali ieri abbiamo condiviso una celebrazione interreligiosa in onore del Beato Giovanni Paolo II”. “Oggi è importante per noi rimarcare il suo luminoso esempio di apertura al prossimo, di dialogo con l’islam, riconosciuto e apprezzato dai fedeli musulmani pakistani, per fermare ogni deriva fondamentalista e ogni tentativo di istigare odio fra comunità religiose”. Anche mons. Lawrence Saldanha, arcivescovo emerito di Lahore, ha rimarcato in un comunicato che “la morte di Bin Laden, considerato da molti un eroe della rivoluzione islamica, e figura centrale dell’estremismo islamico nel mondo, può aiutare a smitizzare l’estremismo”, riducendo così la tensione e l’intolleranza in Pakistan. (R.P.)







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