Il pellegrinaggio dei fedeli davanti alle spoglie di Giovanni Paolo II
Dopo la Messa di ringraziamento, è ripreso il flusso di pellegrini nella Basilica
di San Pietro per venerare le spoglie di Giovanni Paolo II. Ieri sono stati oltre
250 mila i fedeli che hanno pregato davanti ai resti mortali del Beato. La Basilica
Vaticana rimarrà aperta fino alle 17.30 e alle 16 è prevista l’ultima recita del Rosario.
Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Sono decine
di migliaia i fedeli che anche oggi attendono il proprio turno per entrare in Basilica.
Non lontano dalle spoglie di Papa Wojtyla, alcuni lasciano
lettere, biglietti, fiori, candele e altri oggetti. Il segno della croce, la preghiera
e lo sguardo, sempre rivolto verso le spoglie del nuovo Beato, accompagnano l’ultimo
saluto a Giovanni Paolo II. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte questa mattina
in Piazza San Pietro:
R. – Ricordo quando nel 1979 venne a Varsavia
e pronunciò parole intense, chiedendo allo Spirito Santo di poter cambiare la nostra
terra, che era ancora sotto il regime comunista totalitario: ma questa non è per me
la cosa più importante. La cosa più importante è sempre la sua fede, perché è santo
e non santo perché ha cambiato qualcosa nel mondo, ma perché ci ha attirato al Signore.
Possiamo dire che Giovanni Paolo II ci ha portato un pezzetto del cielo proprio qui,
sulla terra. Questa è la cosa più bella: noi potevamo sempre sentirci vicini al Signore,
perché era proprio lui che ci guidava verso il Signore. E per noi questa è la grande
gioia.
R. – Mi ha cambiato tantissimo: mi ha colpito sempre molto. L’ho
incontrato parecchie volte ed è sempre stata un’emozione fortissima: ma non soltanto
un’emozione, anche un qualcosa che rimane, un esempio che dura. Penso che questo valga
per ogni persona. L'immagine che ricordo è quella dei suoi occhi sempre accesi e pieni
di amore.
R. – Per il popolo di Dio è un grande dono aver avuto Giovanni
Paolo II, il Papa con il quale siamo cresciuti e un Santo che abbiamo conosciuto.
Questo è quello che ci riempie di gioia e, allo stesso tempo, vogliamo ringraziare
il Signore in questa celebrazione di oggi. Grazie a Giovanni Paolo II per tutto quello
che ha fatto per la Chiesa, per l’umanità e per ciascun uomo che ha potuto conoscerlo,
incontrarlo ed ascoltare la sua parola. Grazie perché è stato il segno di Gesù in
mezzo a noi: questa è la cosa che ha toccato anche il mio cuore.
R.
– Io sono polacca e per me è un padre. E’ veramente un padre che ora è ancora più
vicino al mio cuore, alla mia vita. Voglio tornare ora a quanto ha scritto per far
vivere, ancora di più, dentro di me le sue parole e, soprattutto, la persona di Giovanni
Paolo II.
R. – Giovanni Paolo II ricorda che tutti noi siamo chiamati
alla santità: la santità è la via che dà senso alla vita.
R. – Vederlo
beato è la possibilità per ciascuno di noi, chiedendo il suo aiuto, di aprire le porte
del nostro cuore al Signore. Giovanni Paolo II ha saputo fare della sua vita un atto
amore al Signore. Credo che soprattutto per i sofferenti e per gli ammalati, per chi
porta le tante croci di ogni giorno sia una grande speranza. (mg)
Nella
Basilica di San Pietro il silenzio dei pellegrini che si avvicinano alle spoglie del
nuovo Beato è interrotto soltanto dalla recita del Rosario. Ieri il cardinale Angelo
Comastri, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano, presiedendo la preghiera
mariana delle 18, ha esortato i fedeli a portare in famiglia il ricordo della
giornata della Beatificazione, trasformandolo in “testimonianza di fede”. E ha anche
ricordato come Papa Wojtyla fosse legato al Rosario:
“Credo
che questa preghiera sia il dono più bello che possiamo fare al nuovo Beato che tanto
amava Maria e tanto amava il Santo Rosario, ha detto il porporato nell’introdurre
la meditazione dei Misteri della luce. Credo che sia anche il ricordo più bello che
possiamo portare nelle nostre case: portare il Rosario come impegno di preghiera per
questo mese in tutte le nostre famiglie”.
Al termine della celebrazione
il cardinale Comastri ha letto la preghiera al Beato Giovanni Paolo II:
Beato
Giovanni Paolo, dalla finestra del cielo donaci la tua benedizione. Benedici
la Chiesa che tu hai amato e hai servito e hai guidato spingendola coraggiosamente
sulle vie del mondo per portare Gesù a tutti e tutti a Gesù. Benedici i
giovani che sono stati la tua grande passione, riportali a sognare, riportali
a guardare in alto per trovare la luce che illumina i sentieri della vita di quaggiù.
Benedici le famiglie, benedici ogni famiglia; tu hai avvertito l’assalto
di satana contro questa preziosa e indispensabile scintilla di cielo che Dio ha acceso
sulla terra. Giovanni Paolo, con la tua preghiera proteggi la famiglia,
prega per il mondo intero ancora segnato da tensioni da guerre e da ingiustizie. Tu
hai combattuto la guerra invocando il dialogo e seminando l’amore, prega per noi,
affinché siamo instancabili seminatori di pace. Beato Giovanni Paolo, dalla
finestra del cielo fa scendere su tutti noi la benedizione di Dio.