30 cristiani cinesi di Shouwang arrestati dalla polizia a Pechino
30 seguaci della Chiesa Protestante di Shouwang sono finiti in carcere e altre decine
agli arresti domiciliari, ieri a Pechino. I fedeli hanno cercato di riunirsi per pregare
in piazza, nonostante il divieto delle autorità. Come riferisce l'agenzia AsiaNews,
dal 1993 i fedeli sono stati mandati via dai loro luoghi di preghiera e si sono sempre
riuniti a pregare in piazza, in attesa di trovare altri locali. Da un mese, tuttavia,
la polizia lo impedisce, arrestando i fedeli non appena arrivano in piazza e tenendoli
in carcere per una o due notti. La Chiesa di Shouwang da anni ha chiesto il riconoscimento,
senza ottenerlo. Nei giorni scorsi il Global Times ha accusato la Chiesa di Shouwang
di “politicizzare” la religione. La Chiesa ha risposto che vuole solo riunirsi per
pregare e che sarebbe felice di avere “un luogo chiuso” dove poterlo fare. In Cina
ci sono milioni di cristiani protestanti, in gran parte seguaci di chiese domestiche
non registrate. Pechino esige che tutti i fedeli aderiscano al Movimento delle Tre
autonomie (insieme dei protestanti controllati dal Partito comunista). Solo 20 milioni
di cristiani sono nella Chiesa di Stato, rispetto agli oltre 50 milioni di fedeli
(ma altre fonti parlano di oltre 100 milioni) membri di chiese non ufficiali. (G.P.)