"Il segreto della
straordinaria vita di Giovanni Paolo II è stato quello di essere totalmente immerso
in Dio, cosa che non lo faceva estraniare dalla realtà ma gli dava una concretezza
ancorata al divino". Così il vaticanista de La Stampa Andrea
Tornielli, commenta ai nostri microfoni il percorso di santità del Papa polacco,
il quale "amava incontrare la gente, le singole persone nelle loro specificità. Proprio
questo, del resto, è il cristianesimo". L'allora parroco Diego Bona accolse per
la prima visita parrocchiale il nuovo pontefice nel 1978 nel quartiere romano di Garbatella:
"Era solido, determinato, buono - ricorda - e non smetteva mai di pregare".