2011-04-29 16:22:10

Usa: intervento al catholic Prayer Breakfast di mons. Lori su Giovanni Paolo II e libertà religiosa


«Quello di Giovanni Paolo II è stato un insegnamento che ha toccato molto profondamente i cuori dei cattolici degli Stati Uniti», un insegnamento che ha a che fare anche con la difesa della libertà religiosa nel Paese e all’estero. È quanto ha affermato mons. William Edward Lori, vescovo di Bridgeport ed ex presidente del Comitato sulla dottrina della fede della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, nel discorso che ha pronunciato a Washington davanti al presidente degli Stati Uniti Barack Obama e agli altri partecipanti al National Catholic Prayer Breakfast. L’evento annuale - riferisce L'Osservatore Romano - riunisce nella capitale federale esponenti dell’Amministrazione, del Congresso, della Giustizia, dei Corpi militari statunitensi. Sono invitati anche i leader religiosi di altre confessioni, i diplomatici ed esponenti del settore imprenditoriale. Nel discorso, mons. Lori ha sottolineato che «per essere coerenti con l’azione pastorale del compianto Papa Wojtyła, i cattolici americani devono continuare a difendere la libertà religiosa e la dignità umana». Al riguardo, il vescovo di Bridgeport ha richiamato l’attenzione «sulle persecuzioni che, anche adesso, subiscono molte comunità cristiane nel Medio Oriente» e la necessità che «i leader politici mostrino apertamente la solidarietà per coloro che rischiano ogni giorno la vita e che spesso vengono uccisi per proclamare il nome di Cristo». Parlando della tutela della libertà religiosa negli Stati Uniti, mons. Lori ha notato che «è in atto un sottile ma pericoloso attentato ai diritti riconosciuti in questo Paese». Ha citato i nuovi statuti introdotti nel settore della salute pubblica che «provocano problemi di coscienza a quanti, semplici cittadini ed operatori sanitari, trovano nella fede i principi fermamente contrari all’aborto». «Troppo spesso — ha aggiunto — la libertà religiosa viene vista quasi come un privilegio, un riconoscimento speciale invece che un diritto inalienabile. Invece, le organizzazioni religiose dovrebbero ricevere maggiori garanzie per tutelare il diritto di credo, specialmente quando il ruolo che esse ricoprono nell’assistenza ai poveri e a quanti sono nel bisogno è così largamente diffusa nella società civile». Mons. Lori ha concluso l’intervento sottolineando che «non può essere considerata giusta e ragionevole ogni decisione che impedisca alla Chiesa di svolgere la sua naturale missione sociale». Dopo la presentazione della sintesi del film-documentario «I nove giorni che cambiarono il mondo», sul primo viaggio apostolico di Giovanni Paolo II nella sua amata Polonia, compiuto nel 1979, ha preso la parola Newt Gingrich, ex speaker della Camera dei rappresentanti, un incarico da lui ricoperto dal gennaio del 1995 allo stesso mese del 1999. L’esponente politico ha parlato della sua esperienza di conversione al cattolicesimo avvenuta nel 2009. Ha inoltre ricordato il suo incontro con il Papa nel corso della visita di Benedetto XVI a Washington nel 2008. (R.P.)







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