Usa: Giovanni Paolo II unisce gli americani, apprezzamento all’80%
La figura di Giovanni Paolo II raccoglie ammirazione fra l’80% dei cittadini statunitensi.
È quanto rileva un sondaggio realizzato dai Cavalieri di Colombo a pochi giorni dalla
beatificazione di Papa Wojtyła. Dall’indagine emerge un apprezzamento che unisce cattolici
e non cattolici e che va ampiamente al di là della loro specifica appartenenza religiosa.
Per Carl Anderson, cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo sentito dall’Osservatore
Romano, tuttavia, “non è sorprendente che il popolo americano, al quale Giovanni Paolo
II si è rivolto direttamente così tante volte, pensi che sia giusto dichiararlo beato”.
Infatti — rileva Anderson — “Giovanni Paolo II è stato un Papa veramente storico.
Nel corso del suo pontificato ha visitato più di una dozzina di città americane, e
ha lasciato un chiaro segno nella mente e nello spirito del popolo americano, specialmente
nei cattolici”. Dai dati viene appunto mostrata l’unità del popolo statunitense nella
considerazione del Papa che ha saputo parlare alle folle ed ha contribuito in maniera
determinante ai cambiamenti storici avvenuti nel corso del XX secolo. Ma emerge anche
la figura di un Papa che, con il proprio esempio, ha saputo incidere sulla vita spirituale
delle persone. E che ha saputo coniugare parole chiare ed esigenti sui grandi temi
della modernità con uno sguardo misericordioso sui limiti e le povertà della condizione
umana. Infatti, ben il 78% degli americani e il 95% dei cattolici — il 98% tra i cattolici
praticanti — riconosce un qualche motivo di ammirazione per il Papa polacco. Addirittura
circa sei statunitensi su dieci ritengono che Giovanni Paolo II sia stato il migliore,
o comunque uno tra i migliori, pontefici della storia della cattolicità. Inoltre,
quasi i due terzi degli americani ha memoria dei numerosi viaggi — ben sette — compiuti
da Giovanni Paolo II negli Stati Uniti. Mentre quasi la metà degli intervistati racconta
di aver assistito, attraverso la televisione o altri moderni mezzi di comunicazione,
ai suoi funerali celebrati l’8 aprile del 2005 in piazza San Pietro dall’allora cardinale
Ratzinger. Infine, più di quattro cittadini americani su dieci sostengono che Papa
Wojtyła ha inciso in qualche maniera nella loro vita spirituale. Impatto che, ovviamente,
diventa di dimensioni considerevolmente più ampie tra i cattolici (73%) e tra i fedeli
praticanti (87%). In occasione della beatificazione i vescovi statunitensi hanno promosso
un apposito sito internet - www.usccb.org/popejohnpaulII — per onorare l’eredità spirituale
di Papa Wojtyła. In esso è presente un video di 17 minuti nel quale sono condensati
i momenti chiave delle visite pastorali compiute da Papa Wojtyła negli Stati Uniti.
Vi sono riportati, inoltre anche i principali dettagli biografici e un’antologia degli
scritti del Pontefice, oltre a saggi sulla sua eredità nelle relazioni tra Oriente
e Occidente, sui mass media, sull’uso etico della tecnologia e sulla missione sociale
della Chiesa. Helen Osman, segretario per le comunicazioni della Conferenza episcopale
statunitense, spiegando l’iniziativa ha affermato che “Papa Giovanni Paolo II ha toccato
la vita di molta gente in tutto il mondo, soprattutto degli americani durante le sue
sette visite negli Stati Uniti”. L’episcopato statunitense — ha aggiunto — “ha creato
il sito web per aiutare le persone a rendersi conto della straordinarietà del suo
operato, e il video per illustrare le sue notevoli relazioni con il popolo americano”.
(M.G.)