Sud Corea: i vescovi contrari ai test clinici sull'uomo di cellule staminali embrionali
La Commissione bioetica della Conferenza episcopale sud-coreana (Cbck) ha espresso
la sua ferma contrarietà al via libera deciso mercoledì dal Comitato nazionale di
bioetica a test clinici sull'uomo di cellule staminali derivate da embrioni (Human
Embryonic Stem Cell - Hesc). La sperimentazione, su cui anche il mondo scientifico
è diviso, sarà condotta dall’azienda biotecnologica “Cha Bio & Diostech” su pazienti
affetti da distrofia maculare di Strargardt, una malattia degenerativa dell’occhio
che può portare alla cecità. “È una decisione contro l’umanità”, ha dichiarato il
segretario esecutivo della Commissione episcopale, padre Paul Lee Chang-young, citato
dall’agenzia Ucan. “La legge che dovrebbe proteggere il diritto alla vita dell’embrione
sta invece violando la dignità e il valore della vita umana”. Da anni la Chiesa coreana
si batte contro la sperimentazione sulle cellule staminali derivate da embrioni umani.
Con la decisione di mercoledì, la Corea diventa il secondo Paese al mondo, dopo gli
Stati Uniti, ad avere dato il via libera ai test clinici sull’uomo. La prima autorizzazione
era stata concessa nel 2009 dalla Food and Drug Administration americana (Fda) su
pazienti con danni al midollo spinale. (L.Z.)