Colombia: 69 morti in aprile e 200 mila senzatetto dall’inizio dell'anno per le alluvioni
La Colombia affronta la “peggiore tragedia naturale della sua storia”, a causa delle
inondazioni – riferisce l’agenzia Misna - che solo ad aprile hanno provocato 69 morti
e che dallo scorso anno hanno causato disagi e danni di vario genere a 3 milioni di
persone; oltre 200 mila sono gli alluvionati dall’inizio del 2011. “Non abbiamo avuto
due stagioni invernali distinte, ma solo un inverno ininterrotto. E’ come se il territorio
fosse stato investito da un uragano arrivato l’anno scorso e non ancora andato via”,
ha detto il presidente Juan Manuel Santos, aggiungendo che le piogge costanti hanno
finora rallentato gli sforzi per assistere le vittime. “Siamo concentrati sugli aiuti
di emergenza: il nostro obiettivo è aiutare i disastrati ma rivolgo un appello all’unità
e alla solidarietà. Non è solo compito del governo nazionale, ci riguarda tutti, principalmente
sindaci e governatori” ha aggiunto il presidente. L’esecutivo ha stanziato fondi pari
a quasi 2 miliardi e mezzo di dollari per affrontare l’emergenza in un Paese in cui
la stagione delle piogge comincia normalmente a fine marzo, inizio aprile, e si estende
fino a giugno. A causa del fenomeno meteorologico della Niña, che si verifica periodicamente
sull’Oceano Pacifico, le precipitazioni tuttavia non si sono interrotte dal secondo
semestre del 2010 e da gennaio colpiscono soprattutto il centro della Colombia. “Quando
La Niña sarà passata dovremo apprendere la lezione e preparare il Paese a questi fenomeni
che saranno la costante più che l’eccezione, perché i cambiamenti climatici sono venuti
per restare” ha avvertito il presidente. (R.G.)