Brasile: migliaia di indigeni in piazza per salvare il Rio São Francisco
Un appello urgente per salvare il fiume brasiliano São Francisco e i suoi 33 popoli
indigeni, minacciati da un imponente progetto di trasposizione, con dighe idroelettriche
e centrali nucleari. E’ stato rilanciato oggi dai promotori della “Campagna Oparà.
Popoli Indigeni in difesa del fiume São Francisco” (www.apoinme.org.br, sul sito si
può firmare la petizione). Dal 2 al 5 maggio migliaia di indigeni da tutto il Brasile
realizzeranno un accampamento di fronte ai palazzi del governo a Brasilia, per denunciare
gli impatti devastanti dei grandi progetti imposti dal governo nei loro territori.
Durante la manifestazione - riferisce l'agenzia Sir - saranno consegnate le firme
raccolte dalla petizione della Campagna Oparà, appoggiata anche dai vescovi brasiliani
e da numerose organizzazioni della società civile brasiliana ed italiana. Il fiume
Oparà (che per i popoli indigeni significa “fiume-mare”), conosciuto come fiume São
Francisco, “è la fonte di vita più importante nel semi-arido del Nordest brasiliano
– spiegano i promotori -. Lo sfruttamento selvaggio delle sue ricchezze naturali,
con la costruzione di 7 dighe idrolettriche, unita a grandi investimenti nell'agroindustria,
hanno già provocato la scomparsa del 70% della vegetazione e dei pesci nativi, hanno
distrutto il ciclo delle maree, che regolava le attività produttive di queste popolazioni”.
(R.P.)