Bombardamenti delle forze di Gheddafi su Misurata, almeno 30 morti
In Libia, si intensificano i bombardamenti delle forze di Gheddafi su Misurata: almeno
una trentina le vittime delle ultime ore. I raid aerei della Nato, invece, si concentrano
su Tripoli. Distrutto, nella notte, l’ufficio utilizzato dal colonnello Gheddafi per
le sue riunioni. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
Un “vile”
attacco. Il figlio del rais, Seif-al-islam, definisce così il raid notturno della
Nato che, per l’ufficio stampa del governo libico, rappresenta un “attentato alla
vita di Gheddafi”. Il regime, che ha portato sul posto i giornalisti stranieri per
mostrare l’accaduto, lamenta alcuni dispersi e almeno 45 feriti, di cui 15 in modo
grave. I caccia della coalizione hanno colpito anche altri quartieri della capitale,
provocando l’oscuramento di mezz’ora delle trasmissioni di tre tv di Stato. I vertici
dell’Alleanza Atlantica hanno esortato i civili a tenersi lontano da postazioni militari,
segno che le operazioni non sono affatto terminate. Intanto il regime punta su Misurata,
che ha ormai conquistato il triste epiteto di città ‘martire’. Almeno 30 le vittime
dei raid condotti in queste ore dalle forze governative, che pure avevano annunciato
il ritiro dall’area. Testimoni riferiscono di intensi bombardamenti ancora in corso
in vari quartieri. Una sessantina i feriti, oltre 150 quelli giunti da sabato, via
mare o via terra, in Tunisia dove si parla di emergenza. Per fronteggiarla le autorità
di Tunisi hanno messo a punto un piano di assistenza lungo la frontiera che prevede
l’impiego di ambulanze e strutture sanitarie.