2011-04-24 10:03:41

Mons. Machado: annunciamo Gesù risorto anche tra le persecuzioni


In India le comunità cristiane hanno celebrato la Pasqua con gioia, nella speranza che possano finire presto le violenze perpetrate contro i fedeli da minoranze estremiste. D’altra parte, anche molti indù si interrogano sul significato della Passione e della Risurrezione di Gesù, come ricorda il vescovo di Nashik, mons. Felix Anthony Machado, intervistato da Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

R. – Gesù è molto amato da tante persone ed è’ amato soprattutto perché ha sofferto per perdonare l’uomo. C’è un grande affetto per Gesù Crocifisso: sono tanti gli indù – quasi due milioni – che il Venerdì Santo si recano in Chiesa. E gli indù partecipano silenziosamente, vedendo questo amore di Dio per l’umanità, manifestato in Gesù Cristo. Pasqua, per noi, è veramente una festa densa di significato perché la gente sa che i cristiani fanno il digiuno, l’elemosina e pregano. E’ un periodo durante il quale tutti, anche i non cristiani, sanno che per noi è un periodo Santo e che questi giorni sono i più importanti della nostra liturgia.

D. – In India, però, soprattutto in alcuni Stati, i cristiani sono vittime di discriminazioni, di persecuzioni…

R. – E’ una piccola minoranza che fa queste cose, una minoranza di fondamentalisti. La maggioranza è con noi. Mi dispiace molto che questo piccolo gruppo, questa minoranza, parli troppo ad alta voce e sia potente in una zona dove i cristiani sono una minoranza. Io, però, non direi che in India tutti i cristiani siano perseguitati. Oggi c’è una sorta di odio contro i missionari cristiani indiani, perché noi non abbandoniamo la Parola di Dio e proclamiamo Gesù e il suo Vangelo a tutti. Se qualcuno decide di essere battezzato dobbiamo farlo perché non siamo noi, ma è Dio che lo accoglie. La fede della gente è ferma e molto salda. (ap)







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