Resta difficile la situazione nello Yemen. Negozi chiusi oggi nella capitale Sanaa
all’indomani della più grande manifestazione contro il presidente Saleh, al potere
da 32 anni, dall'inizio delle proteste lo scorso gennaio. Sempre, ieri, dimostrazioni
anche in Arabia Saudita in favore del rispetto dei diritti umani e contro la distruzione
di moschee sciite nel vicino Bahrein. E sono stati migliaia a scendere in piazza anche
in questo Paese, dove ieri la polizia è intervenuta con decisione eseguendo centinaia
di arresti per interrompere le proteste antigovernative.
Le proteste in Bahrein
sono “giuste” e il governo di Manama e l’Arabia Saudita, che ha inviato truppe per
aiutare a reprimere la sollevazione, “non potranno far nulla” per fermare la rabbia
della popolazione. Lo ha detto oggi la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei,
citato dalla televisione di Stato, che ha respinto le accuse di ingerenze nelle rivolte
di questi Paesi, mosse a Teheran dall’Unione Europea e dal Consiglio di Cooperazione
del Golfo.