2011-04-23 15:40:42

Dieci anni fa la firma della Charta ecumenica. Mons. Giordano: un testo ancora attuale


Il 12 aprile scorso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato una raccomandazione sul tema “La dimensione religiosa del dialogo interculturale” in cui viene citata spesso la Charta Oecumenica, un documento firmato dieci anni fa a Strasburgo dai responsabili delle Chiese cristiane in Europa. Quando il cardinale Miloslav Vlk e il metropolita Geremia Caligiorgis, per il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e per la Conferenza delle Chiese europee (Kek), siglarono il documento, era il 22 aprile 2001: la data era stata scelta perché proprio nel 2001 la Pasqua coincideva per tutti i cristiani, e Strasburgo perché città di frontiera a livello politico ma anche ecumenico e interreligioso. Da allora, la Charta Oecumenica è stata tradotta in una trentina di lingue, dall’arabo all’armeno. Il Sir ha raccolto in merito la testimonianza di mons. Aldo Giordano, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa: “Si tratta di un testo esemplare per dire l’impegno comune dei cristiani del nostro continente nel salvare e promuovere i valori alla base della costruzione europea – ha detto – e per dire la possibilità di collaborazione tra religioni e res publica per il bene comune”. Nel corso dell’assemblea del 12 aprile scorso, cui hanno partecipato cinque leader rappresentanti delle religioni, tra cui il presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran, e il Patriarca della Chiesa ortodossa di Romania, Daniel, sono stati messi in evidenza alcuni punti toccati dalla Charta che ancora oggi risultano di grande attualità: il riconoscimento della uguale dignità della persona umana, che costituisce la radice dei diritti dell’uomo; la pace tra le Chiese, la cui missione è mettersi al servizio della riconciliazione tra i popoli e tra le culture, resistendo al tempo stesso a ogni tentativo di strumentalizzazione; e le questioni dell’incontro e del dialogo con il Giudaismo, l’Islam e le altre grandi religioni del mondo. Per celebrare il decimo anniversario del documento, infine, il 9 maggio prossimo è in programma un seminario ecumenico presso l’università di Friburgo, in Svizzera, organizzato dall’Istituto di studi ecumenici in collaborazione con la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera. (A cura di Roberta Barbi)







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