2011-04-22 08:02:18

Libia: Gheddafi minaccia Italia, Francia e Gran Bretagna per la decisione di inviare addestratori militari


In un messaggio in tv il leader libico Gheddafi ha minacciato Italia, Francia e Gran Bretagna per la decisione di inviare nel Paese addestratori militari. Intanto gli Usa decidono di inviare due droni, mentre prosegue la battaglia a Misurata tra fedeli al rais ed insorti. Amina Belkassem: RealAudioMP3

Sulle gravissime accuse rivolte da Emergency alle truppe fedeli a Gheddafi di sparare deliberatamente sui minori, Giancarlo La Vella ha sentito Cristiano Tinazzi, appena rientrato da Tripoli: RealAudioMP3

R. - Questa è una notizia molto forte, molto dura. Io penso che non sia una cosa deliberata, perché comunque molti soldati hanno legami di parentela l’uno con l’altro, legami tribali anche con civili che si trovano in mezzo alla guerra. Purtroppo, come è già successo in altre parti del mondo, dove si verificano guerre civili, si perde anche ogni senso della dignità e il comportamento anche etico delle forze armate in campo. Diventa di una ferocia incredibile… Se fosse confermato tutto questo, si dimostrerebbe come l’escalation di questa guerra civile sta assumendo toni inumani, da entrambe le parti: molti soldati catturati da parte ribelle vengono uccisi sul posto.

D. - C’è anche un’altra forte denuncia, che è quella dell’utilizzo delle famigerate bombe a grappolo - le cluster bombs - sempre da parte dei soldati lealisti…

R. - Sì, è una denuncia che è arrivata dai medici di Emergency ed io credo che loro abbiamo avuto modo di riscontrarlo che le ferite trovate sulle persone portate nel loro centro ospedaliero sono compatibili con queste armi, che colpiscono indiscriminatamente la popolazione civile.

D. - E’ una guerra che sta causando vittime anche tra gli stranieri, tra coloro che sono lì per osservare quello che succede ieri due fotoreporter: vuol dire che è un confronto senza esclusione di colpi, insomma…

R. - Sì, purtroppo non sono i primi fotografi e giornalisti che muoiono nel conflitto. Purtroppo è un pegno che non si vorrebbe pagare, ma che troppo spesso chi deve dare informazioni al resto del mondo si trova a scontare…

D. - Da questo quadro appare, dunque, una situazione nella quale pensare ad un accordo sembra molto difficile…

R. - E’ sempre più difficile. E’ una guerra che si continuerà a portare avanti, ma ormai le vie diplomatiche sono completamente esaurite… Spero di no, ma io penso che questa guerra non finirà presto e che, anzi, continuerà a diventare sempre più crudele. (mg)


E la situazione in Libia sarà uno degli argomenti centrali della visita del segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, in Russia. Il numero uno del Palazzo di Vetro avrà incontri istituzionali con le massime autorità del Paese. Ce ne parla Giuseppe D’Amato: RealAudioMP3







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