2011-04-21 16:00:09

Siria: nominato il nuovo governatore di Homs ma la protesta non si ferma


Le autorità siriane hanno nominato un nuovo governatore nella città di Homs, ma non si placano le proteste nel Paese. Intanto, il segretario di Stato americano è tornato a condannare le violenze sui manifestanti. Il servizio di Gabriele Papini:RealAudioMP3

Dopo aver nominato un nuovo governatore a Homs, le autorità siriane hanno accolto un'altra richiesta dei manifestanti, annunciando lo scioglimento dei “comitati popolari”, accusati di esser responsabili dell'uccisione di civili durante le manifestazioni anti governative. Intanto, per domani, tradizionale venerdì di preghiera musulmana e Venerdì Santo per i cristiani, sono annunciate nuove proteste. Nel pomeriggio di ieri, più di tremila persone sono scese in strada a Homs, in solidarietà delle dieci vittime degli ultimi giorni. Intanto, anche nella città di Banias, a nord est di Damasco, su pressione dei manifestanti, le autorità hanno ordinato la rimozione del responsabile delle forze di sicurezza per la dura repressione messa in atto in questi giorni. Ieri, gli Stati Uniti sono tornati a condannare gli atti di violenza contro i manifestanti in Siria. Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha detto che il governo di Damasco “deve porre fine agli arresti arbitrari, alla detenzione e alle torture nei confronti dei prigionieri”. La Clinton ha espresso “viva inquietudine” per la situazione in Siria. “La violenza deve finire e il governo siriano deve impegnarsi in un vero processo politico”, ha concluso il segretario di Stato.







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