L’Unicef: più protezione per i bambini nei Paesi del mondo arabo colpiti dalle
violenze
L’Unicef lancia l’allarme per gli effetti sui bambini delle violenze che stanno scuotendo
il mondo arabo. L’agenzia delle Nazioni Unite, in una nota ripresa dall'agenzia Sir,
condanna gli attacchi contro i civili da parte dei gruppi armati ed esorta tutte le
parti a “lasciare entrare gli operatori umanitari immediatamente in tutte le zone
e raggiungere i bambini in pericolo”. Secondo le informazioni in possesso dell’Unicef,
in Libia, a Misurata, almeno 20 bambini sono stati uccisi e molti altri feriti, con
notizie di utilizzo di bombe a grappolo. Nello Yemen, dall'inizio di febbraio almeno
26 bambini sono stati uccisi e oltre 800 sono stati feriti. In Siria, nel corso delle
ultime settimane, nove bambini sono stati uccisi e molti feriti. Nel Bahrein molti
dimostranti sono stati uccisi o feriti, tra questi c’erano giovani studenti. Nel sud
di Israele, il lancio di razzi a Gaza continua a colpire i bambini. Questa settimana,
un 16enne israeliano è morto a seguito delle lesioni, dopo che un razzo aveva colpito
uno scuolabus. Nel Territorio Palestinese Occupato, dall'inizio dell'anno, otto bambini
palestinesi sono stati uccisi e almeno 48 feriti sia dalle forze di sicurezza israeliane
che dai gruppi armati palestinesi. L'Unicef esorta tutte le parti ad “adottare tutte
le misure necessarie per proteggere i bambini dagli effetti diretti e indiretti delle
violenze”. (M.G.)