Nella catechesi
del mercoledì santo Benedetto XVI si sofferma sul significato del Triduo pasquale
e spiega il senso dell’angoscia e della sofferenza provate da Gesù nell'orto degli
ulivi, dove suda sangue e chiede invano ai discepoli di vegliare. 'La sua missione
era portare in sé tutto il dramma umano e trasformarlo secondo la volontà di Dio,
per questo l'umiliazione del Getsemani è essenziale'. 'Gesù trasforma la nostra
avversione per il dolore in offerta a Dio. Unirsi alle sue sofferenze significa unirsi
a Lui'. 'Il Santo Padre ci ha ricordato che la sonnolenza degli apostoli è la nostra
insensibilità alla presenza di Dio nella nostra vita' ricorda il gesuita p. Massimo
Pampaloni. 'Vigilare significa impegnarsi a conoscere la realtà, svegliandoci
dal sonno ipnotico in cui le forze anti-cristiane ci confinano'. 'Pietro dorme - ci
ha ricordato il Pontefice -ma Giuda è sveglio'.