Dall’Italia alla
Spagna, dagli Stati Uniti all’Australia sono migliaia le persone che hanno aderito
alla ‘Speciale Giornata di preghiera’ per Asia Bibi, la donna
pakistana condannata a morte per una falsa accusa di blasfemia. Organizzata dalla
Fondazione Masihi di Lahore, questa iniziativa ha l’obiettivo di evitare che
si spengano i riflettori su una vicenda che sta emozionando il mondo intero. Eppure,
nonostante il grande interessamento della società civile, la diplomazia internazionale
non è riuscita ancora a restituire la libertà a questa donna, colpevole solo di aver
abbracciato la causa di Cristo