Il vescovo ausiliare di Khartoum: educazione unico mezzo per costruire una società
sana
Il vescovo ausiliare di Khartoum, in Sudan, mons. Daniel Adwok Kur, lancia l’allarme
sulla violenza che sta dilagando nel Paese africano dopo il referendum sull’indipendenza
del sud, approvata a gennaio dal 98% degli elettori e che diventerà effettiva a luglio,
quando il Sud Sudan sarà il 54.mo Stato del continente. Violenze e scontri nelle ultime
settimane hanno causato la morte di centinaia di persone, è la drammatica testimonianza
del presule alla Zenit, che ha citato i dati forniti dall’associazione caritativa
Aiuto alla Chiesa che soffre, che parlano di circa 750mila persone in fuga dal nord
al sud, le quali otterranno lo status di rifugiati. Per discutere di tale emergenza
la Conferenza episcopale sudanese ha organizzato un’assemblea plenaria a Juba al termine
della quale ci sarà un incontro con alcuni rappresentanti del governo per esortarli
ad affrontare le cause del conflitto “alla radice”. “Bisogna chiedere alla gente quali
sono i motivi delle tensioni”, è l’opinione del vescovo, che ricorda come la Chiesa
nel Paese abbia sempre lavorato sull’educazione, che “è alla base di una società sana”.
(R.B.)