2011-04-20 14:11:11

Burundi: gli anglicani reclamano più aiuti per i Paesi africani


Si è conclusa a Bujumbura presso la sede del Dipartimento per lo sviluppo internazionale, la visita congiunta della comunità anglicana del Burundi e dell’Anglican Alliance nel corso della quale è stata analizzata la situazione dei quattro Paesi africani — Burundi, Gambia, Lesotho e Niger — depennati dalla lista del programma di aiuti da parte del Regno Unito. L’arcivescovo anglicano Bernard Ntahoturi, il segretario provinciale e il direttore dell’Anglican Alliance, Pecaduli Birakengana e Sally Keeble, - riferisce L'Osservatore Romano - hanno individuato le linee strategiche da intraprendere nel prossimo futuro. «Il Burundi — ha spiegato l’arcivescovo Ntahoturi — è uno dei Paesi più poveri del mondo. Dopo quindici anni di guerra civile, pace e stabilità sono ancora fragili. La decisione di chiudere il Dipartimento per lo sviluppo internazionale e di bloccare gli aiuti non è un messaggio incoraggiante. L’esclusione dal programma mette a rischio la sicurezza e la stabilità sia nel Burundi che nella regione dei Grandi Laghi». L’auspicio dei rappresentanti della Comunione anglicana è che al più presto i quattro Paesi vengano riammessi nel programma di aiuti perché le sfide da affrontare sono molteplici. (R.P.)







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