Angola: appello dei vescovi alla pace e alla riconciliazione nel Paese
La Conferenza episcopale di Angola e Sao Tomé (Ceast) ha lanciato un appello ai fedeli
affinché mantengano alta l’attenzione sugli avvenimenti politici che hanno avuto luogo,
in questi ultimi tempi, nel continente africano. L’appello è contenuto in un comunicato,
intitolato “Di fronte alla situazione attuale”, che è stato letto a Dondo domenica
scorsa, durante la Messa per la Domenica delle Palme. Il documento sottolinea che
il Paese, in questi ultimi tempi, ha registrato alcuni momenti di tensione che non
hanno avuto conseguenze allarmanti, ma che rappresentano dei segnali sufficienti perché
le autorità e la popolazione si mantengano in stato d’allerta. Questi accadimenti,
si legge nella nota, possono turbare la pace e la riconciliazione nazionale, mettendo
in pericolo il benessere della popolazione e della democrazia, vere e proprie “conquiste”
degli angolani. Tenuto conto della situazione, i vescovi affermano, ancora una volta,
la necessità di rafforzare le relazioni familiari, in quanto uniche garanti di quella
fiducia necessaria a tutta la comunità e alla riunificazione del Paese. Centrale,
poi, l’appello affinché i partiti politici non manipolino la Chiesa: essa, scrive
la Ceast, accetta tutti gli schieramenti, purché non entrino in conflitto con gli
insegnamenti della fede cristiana. Infine, i vescovi sottolineano il bisogno di avere
un punto di riferimento nelle relazioni umane, a partire dall’esigenza della verità,
poiché i cittadini devono essere informati sul contesto politico attuale e sull’evoluzione
economica e sociale del Paese, data anche la flessibilità dei discorsi politici e
la possibilità di diverse interpretazioni a seconda di chi li ascolta. (I.P.)