2011-04-19 14:25:47

Egitto. Il cardinale Naguib: "Per Pasqua, la resurrezione di un popolo che ora vive e parla"


“La resurrezione di un popolo che era immerso nella paura e nell’incapacità di dire ciò che sente e vede, e ora non è più addormentato ma vive e parla”. E’ il senso della Pasqua che l’Egitto si appresta a celebrare nella sua minoranza cristiana, secondo il patriarca copto-cattolico di Alessandria, cardinale Antonios Naguib. “Questa Pasqua – dichiara all'agenzia Sir - viene in un tempo particolare, ci trova in mezzo a speranze miste a preoccupazioni e ci annuncia serenità e vera Pace. Il nostro Paese vive ancora il clima della rivoluzione del 25 gennaio. Tale rivoluzione è nata e cresciuta nei cuori dei nostri cari giovani. È nata dalla volontà di un cambiamento radicale e del rifiuto dell’ingiustizia e della corruzione. La nostra rivoluzione è nata senza nessuna macchia di sangue e non cercava la distruzione, ma il bene di tutti”. Perciò, aggiunge il cardinale, “la possiamo considerare come resurrezione di un popolo che era immerso nella profondità della paura, e nella incapacità di dire quello che sente e quello che vede, e ora non è più addormentato ma vive e parla. Non tace più, ma grida e proclama i suoi desideri e speranze, desideri di una nuova epoca, di un nuovo Paese basato sulla cittadinanza e sul rispetto dei diritti umani, senza nessuna discriminazione. Auguriamo che questo grido sia ascoltato e non venga macchiato da ideologie o correnti che cercano il proprio interesse”. (R.P.)







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