2011-04-18 14:37:34

Pakistan: liberato Arif Masih accusato di blasfemia. Nuovi attacchi contro i cristiani


Una “comunità terrorizzata” dalle ultime violenze alle quali è stata sottoposta: queste le testimonianze pervenute all’agenzia Fides da chi ha vissuto direttamente gli avvenimenti degli ultimi due giorni a Gujranwala, nella regione pakistana del Punjab, dove la chiesa della United Pentecostal Church è stata assaltata da una folla di estremisti islamici che ha impedito la celebrazione della Domenica delle Palme. L’innesco della violenza risale a sabato scorso, quando nel vicino villaggio cristiano di Khorarki un uomo, Mushtag Gill, ha litigato con alcuni musulmani che avevavo ingiustamente accusato suo figlio Farrhuk di blasfemia. Padre e figlio sono stati tratti in arresto e per la loro liberazione si è esposto Eric Issac, il pastore della chiesa assaltata ieri, che è riuscito a fuggire per un pelo. Di queste vicende ha parlato con la Fides anche mons. Andrew Francis, vescovo di Multan e presidente della Commissione per il Dialogo interreligioso dei vescovi pakistani, che durante gli attacchi stava prendendo parte a un incontro per festeggiare il genetliaco del Papa, ricorso sabato 16, con cinquemila giovani mobilitati dalla Pontificie Opere missionarie: "La nostra preghiera va per le vittime della legge sulla blasfemia e non si ferma, come non si fermano le nostre iniziative per coinvolgere i leader musulmani - ha detto - ma anche tutti coloro che, in quanto uomini di buona volontà, vogliono costruire con noi una nazione pacifica e fraterna". Il vescovo ha ribadito che i cristiani dell'area sono "saldi nella fede" e proseguiranno nel dare la propria testimonianza: è in programma per domani, anniversario dell'inizio del Pontificato di Benedetto XVI, una raccolta fondi destinata a finanziare i suoi viaggi missionari. "Preghiamo e speriamo che possa presto venire in Asia", ha concluso mons. Francis. Infine, Haroon Barkat Masih, direttore della Masihi Foundation che si occupa di difendere tutti i cristiani, tra i quali il caso più eclatante è quello di Asia Bibi, sull'accaduto ha dichiarato: “In questi ultimi incidenti appare chiaro che la polizia è complice dei militanti”. Masih, però, riferisce pure di un successo raggiunto dalla fondazione: la liberazione di Arif Masih, anch’egli ingiustamente accusato di blasfemia, al quale le accuse sono state tutte cancellate, ma che si trova ancora sotto protezione insieme con la sua famiglia. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.