La Banca Mondiale e
il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi lanciano l'allarme: l'aumento dei
prezzi del cibo nel Sud del mondo ha creato negli ultimi mesi 44 milioni di nuovi
poveri. Serve una mobilitazione della comunità internazionale. Il boom dei prezzi
dei generi alimentari, legato anche alle speculazioni finanziarie, è inoltre una delle
cause delle rivolte sociali e delle migrazioni verso l'Europa. 'La globalizzazione
dell'informazione - spiega l'economista Leonardo Becchetti - aumenta l'insoddisfazione
di chi vive nei paesi a basso reddito. E' questa la molla che provoca buona parte
dei flussi migratori. O mettiamo fine a queste disuguaglianze, riequilibrando il livello
dei redditi, o le migrazioni sono destinate ad aumentare'. 'Già la Populorum
Progressio denunciava un sistema che, ieri come oggi, trasferisce quantità di
risorse dai paesi più poveri a quelli più ricchi per aumentare il benessere di pochi'
aggiunge Luca Jahier, responsabile internazionale delle Acli. 'Quando poi i
migranti vengono in Europa alla ricerca di quel benessere alcune forze politiche cavalcano
le nostre paure. Un corto circuito che andrebbe rovesciato utilizzando le risorse
private a beneficio del bene comune'.