2011-04-18 15:54:31

Nuova operazione antimafia in Sicilia


Nuova operazione antimafia in Sicilia. I carabinieri di Siracusa hanno arrestato il reggente della cosca mafiosa, Nardo di Lentini, e un suo luogotenente. In corso anche il sequestro di beni per un valore di circa 20 milioni di euro nei confronti di un esponente di vertice dello stesso clan. Intanto, Massimo Ciancimino continua a lanciare accuse, parlando di un passaggio di denaro al gruppo politico del ministro Romano. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Un 2011 iniziato bene e che sta proseguendo altrettanto bene. La lotta alla mafia deve vedere tutte le istituzioni cooperare. Ne è convinto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso:

“Diciamo che l’azione repressiva produce i suoi effetti, i suoi risultati: magistratura e forze dell’ordine hanno ottenuto risultati che hanno veramente del miracoloso rispetto ai mezzi che hanno a disposizione”.

Il punto nodale rimangono i sequestri dei beni dei mafiosi. Al 31 dicembre 2010, risultavano emessi quasi 9900 provvedimenti, per il 41% in Sicilia. Il loro riutilizzo a volte è difficile per effetto delle ipoteche che gravano su questi beni. Ancora Grasso:

“Sotto questo profilo, ci vorrebbe una volontà delle banche di compiere un atto di liberalità, di cancellare tutte le ipoteche. Ma forse, non rientra nei fini istituzionali delle banche…”.

Per Grasso, la Chiesa continua ad avere un ruolo importante nella lotta alle mafie:

“Per noi, la Chiesa fa parte di quelle istituzioni che debbono agire in sinergia con tutto il resto. Diciamo che da padre Puglisi in poi è cambiato anche l’atteggiamento della Chiesa in relazione a questi fenomeni”.

E a Sant’Onofrio, in Calabria, c’è attesa per la processione pasquale dell’Affruntata, dopo il monito del vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, lo scorso anno, ai boss locali dell’ndrangheta. Insomma, la criminalità organizzata non si deve intromettere in questa festa. L’atmosfera oggi è tranquilla, dice il presule:

“Le indicazioni che sono state date, di lasciar portare le statue della processione di Pasqua ai giovani, è stata accolta. Prima non c’era stato un intervento anche pastorale, di orientamento. Certo, c’è stata qualche piccola interferenza, almeno a giudicare da alcune dichiarazioni fatte da pentiti. In effetti, sembra che una delle statue – quella di San Giovanni – in passato venisse presa e portata da giovani, quasi come una iniziazione, per poter essere riconosciuti nella ‘ndrangheta. Comunque, mi pare che sia stata intrapresa una strada giusta, quella per cui l’‘Affruntata’ sia veramente una manifestazione di pietà e di religiosità popolare molto intensa”.

Anche le minacce al presidente di una locale squadra di calcio che porterà le statue sembra che siano un atto di criminalità comune.(gf)








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