Angola: è morto a causa di una malattia padre Muanamossi Matumona, neo direttore di
“Radio Ecclesia”
Nota su “Radio Ecclesia” (Luis Badilla)
In Angola, l’8 dicembre 1954, giorno
della chiusura dell’Anno mariano indetto da Papa Pio XII, cominciarono le trasmissioni
della radio cattolica “Ecclesia”. Il 24 gennaio 1978, la radio fu nazionalizzata per
volere del governo dell’MPLA. Nel marzo 1997 però, dopo quasi 20 anni di trattative
e discussioni e non poche polemiche, la radioemittente fu “ri-inaugurata” alla presenza
dell’allora arcivescovo di Luanda, cardinale Alexandre do Nascimento. Erano presenti
numerose autorità tra cui il Ministro per le comunicazioni. Tuttavia, oggi la situazione
di “Ecclesia” non è del tutto normale poiché è impedita di trasmettere a livello nazionale
nonostante le numerose e insistenti richieste in tal senso da parte della Conferenza
episcopale e di altre autorità ecclesiastiche e diplomatiche. Nel suo oltre mezzo
secolo di vita, che fa di questa emittente radiofonica una delle più antiche dell’Africa,
questa radio ha vissuto spesso momenti difficilissimi: durante il periodo coloniale,
durante la lotta per l’indipendenza e successivamente durante le diverse fasi della
guerra civile e, infine, anche dopo la pacificazione e normalizzazione del Paese.
Le strutture della radio si trovano nel quartiere São Paulo, nella sede della Conferenza
episcopale dell’Angola e São Tomé e Príncipe. Le trasmissioni quotidiane, dopo la
fase esperimentale di poche ore al giorno, cominciarono il 19 marzo 1955. Il suo primo
direttore fu padre José Maria Pereira. Nel 1964, Radio “Ecclesia” era l’unica in tutta
l’Angola, e fra le poche in tutta l’Africa, che trasmetteva oltre 14 ore al giorno.
Successivamente la stazione-radio si trasferì nei locali del Seminario di Luanda.
Nel 1969, anno del suo 15.mo anniversario trasmetteva ininterrottamente 24 ore su
24 e aveva un’audience vastissima anche perché gli impianti tecnici erano migliorati
notevolmente. E come sempre, dal primo giorno (sino ad oggi), la Radio è rimasta fedele
alla sua missione: diffusione dei valori evangelici, in particolare la giustizia,
la solidarietà e la fratellanza. Inoltre ha sempre offerto il massimo impegno a favore
della promozione umana tenendo in alto le aspirazioni alla pace, alla libertà e allo
sviluppo integrale della persona. Dopo il 1975, si è aperto per la radio-stazione
un lungo periodo di incertezze e sofferenze. Gli avvenimenti che travolsero il Paese
costrinsero buona parte del personale dell’emittente, redattori, giornalisti, amministrativi
e tecnici, ad abbandonare l’Angola. Tutto è stato ridotto al minimo. Assunse la direzione
della radio P. Abilio Ribas de Sousa. Il decreto presidenziale N° 5/78 del 24 gennaio
1978 statizzò tutti i mezzi di comunicazione, compresa Radio “Ecclesia”. Quel giorno
cominciò un lungo “letargo” per la radioemittente che finì nel marzo 1997 con la cosiddetta
“ri-inaugurazione” dopo 43 anni dalla sua apertura. D’allora, seppure con grande fatica,
è ricominciato il cammino di questo importante strumento di evangelizzazione e cultura
cristiana e i suoi ascoltatori, diversi milioni ogni giorno, non fanno altro che confermare
quanto radio “Ecclesia” si trovi nel cuore degli angolani. Non resta che augurarsi
che in tempi ravvicinati cadano tutte le restrizioni che ostacolano lo sviluppo di
una delle più importanti radioemittenti dell’Africa occidentale. Si tratta di un suo
diritto, ma soprattutto di un diritto della popolazione dell’Angola, cristiana e non,
che apprezza i suo servizi religiosi, giornalistici, scientifici e culturali, come
viene riconosciuto da più parti, comprese le autorità del Paese.