Dopo una tregua di circa 24 ore, sono ripresi gli sbarchi nell'isola italiana di Lampedusa.
Un barcone con a bordo 46 tunisini è stato soccorso da una motovedetta della Guardia
di finanza. Un’altra imbarcazione è attesa per le prossime ore. Il servizio di Gabriele
Papini:
Altra notte
di sbarchi a Lampedusa. Una motovedetta della Guardia di finanza ha intercettato un'imbarcazione
con a bordo 46 tunisini. Il pessimo stato del natante ha fatto sì che i militari trasbordassero
i migranti sulla motovedetta. Nel frattempo il servizio di pattugliamento del Canale
di Sicilia ha avvistato un altro barcone con a bordo circa 300 profughi partiti dalla
Libia e in arrivo nelle prossime ore. Alta tensione nel centro di prima accoglienza
sull’isola, dove ieri si è registrata la protesta di un centinaio di migranti contro
i rimpatri avviati sulla base dell'accordo tra l’Italia e le autorità di Tunisi. “Accelerare
i negoziati con i paesi del Nord Africa e in particolare con la Tunisia, per stringere
accordi operativi ed organizzare pattugliamenti congiunti”: è quanto scrive il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, in una lettera inviata al commissario europeo per gli
Affari interni, Cecilia Malmstrom, ed alla presidenza di turno ungherese dell’Ue.
In attesa del vertice italo-francese sul tema dell’immigrazione, in programma a fine
mese, Parigi suggerisce di far sì che Frontex, la missione europea, non porti in Europa
i migranti intercettati a Lampedusa ma li rimpatri in Tunisia. Soluzione che ha riscosso
subito il consenso del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini.