2011-04-14 14:02:06

ZAMBIA: I vescovi preoccupati dal crescente clima di violenza politica nel Paese


LUSAKA - Un’azione decisa per fermare le violenze gratuite perpetrate dai sostenitori del Presidente Banda. È quanto ha chiesto nei giorni scorsi alle autorità zambiane l’arcivescovo di Lusaka Telephore Mpundu, preoccupato dal crescente clima di violenza politica e paura nel Paese. Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche previste quest’anno i simpatizzanti del partito di Governo, il Movimento per una Democrazia Multipartitica, hanno infatti scatenato in queste settimane una campagna di violenze e pestaggi per intimidire i sostenitori dell’opposizione. Una escalation che, se non viene fermata, rischia di trasformarsi in “un disastro” e di degenerare come in Nord Africa e in Medio Oriente, ha ammonito mons. Mpundu durante la Messa per la consacrazione episcopale del nuovo ausiliare della diocesi di Chipata Benjamin Phiri. “Le istituzioni preposte a fare rispettare la legge sembrano impotenti e paralizzate, mentre la gente viene pestata e insultata in pubblico”, ha denunciato il presule che – riferisce l’agenzia Cns - ha puntato il dito contro “ben noti teppisti politici”. A rendere più precario il quadro politico – ha aggiunto mons. Mpundu - è il fatto che il Paese andrà con tutta probabilità alle elezioni con la vecchia Costituzione del 1996, che è del tutto inadeguata per il Paese, come hanno confermato le elezioni del 2001, 2006 e 2008. Alle parole di mons. Mpundu hanno fatto eco quelle del vice-presidente della Conferenza episcopale zambiana, mons, Ignatius Chama, vescovo di Mpika, che ha invitato il Presidente Banda a dialogare con l’opposizione per trovare una soluzione alle violenze.
I vescovi dello Zambia hanno seguito da vicino il lungo iter della riforma costituzionale, muovendo a più riprese rilevi critici di metodo e anche nel merito dei testi proposti.







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