"Mi sento di aver
molto lavorato, di aver fatto l'impossibile per risolvere il problema, ma ho poteri
limitatissimi. Non mi rimprovero nessuna inadempienza. La gente qui ha da sempre il
terrore dei rifiuti, data l'antica infiltrazione della camorra nella gestione dell'immondizia.
Ciò ha generato un enorme ritardo nella costruzione di sistemi moderni di smaltimento".
Così ai nostri microfoni il sindaco uscente di Napoli, Rosa Russo Iervolino. Percorriamo
in lungo e in largo la città, dal centro (monnezza perfino a Posillipo) alle periferie
di Pianura e Ponticelli, fino alla discarica di Terzigno, che ha già assorbito 2 mln.
di tonnellate di rifiuti, oltre tre volte più della sua capacità. A Taverna del Re
la situazione è paralizzata da quasi dieci anni: due chilometri quadrati di ecoballe
che secondo il Piano regionale si vorrebbero incenerire, "aggiungendo danno su danno",
lamentano gli abitanti. La voce di chi non ce la fa più a vivere nel degrado.