Congo. Grave epidemia di morbillo: nel 2011 registrati 6.524 casi e 33 morti
Una epidemia di colera nella provincia del Katanga continua ad esacerbare un’altra
epidemia di morbillo che negli ultimi sei mesi ha colpito la Repubblica Democratica
del Congo (Rdc). "I bambini contagiati dal colera e che non sono stati vaccinati contro
il morbillo sono molto più vulnerabili alla malattia”, si legge in una nota diffusa
dal Coordinatore locale dell’Oms, pervenuta all'agenzia Fides. Il morbillo comporta
una infezione dell’apparato respiratorio altamente contagiosa, prevenibile unicamente
con il vaccino, e può essere fatale nei bambini non curati. Secondo i dati di Medici
Senza Frontiere (Msf), la pandemia può uccidere tra l’1 e il 15% dei bambini non vaccinati
e fino al 25% delle persone malnutrite o vulnerabili che hanno un accesso precario
alle cure mediche. Dall’inizio di quest’anno si stima che si siano verificati 6.524
casi con 33 decessi. Dal mese di settembre 2010 sono stati vaccinati oltre 1.5 milioni
di bambini, ma la malattia si sta diffondendo a macchia d’olio. Da gennaio Msf sta
supportando le autorità sanitarie locali con kit per la cura, sistemi di monitoraggio
della malattia, vaccinazioni (sono state predisposte 1,5 milioni di dosi). L’organizzazione
ha risposto alle emergenze nelle province di Katanga, Kasai Occidentale e Kivu meridionale,
ma nuove epidemie si stanno diffondendo anche in quelle di Bandundu, Kasai Orientale
e Maniema. (R.P.)