2011-04-13 14:24:40

Libia: le Chiese cristiane di Tripoli chiedono “un immediato e incondizionato cessate il fuoco"


“Le violenze e il bagno di sangue devono finire immediatamente, perché la guerra non è la soluzione dei problemi” afferma la dichiarazione del Consiglio ecumenico delle Chiese di Tripoli (in Libia) consegnata oggi, al locale Ufficio delle Nazioni Unite. La dichiarazione, in arabo ed in inglese, è stata inviata all’agenzia Fides da mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli. Nel preambolo si afferma: “come comunità di credenti siamo profondamente rattristati dai tragici eventi accaduti di recente che stanno lacerando il Paese con continue sofferenze, paure e angosce per il suo popolo, e desideriamo esprimere la nostra solidarietà con questa dichiarazione”. Le Chiese cristiane chiedono “un immediato e incondizionato cessate il fuoco a tutte le parti coinvolte nella disputa e l’assistenza umanitaria per le vittime”. Si afferma inoltre che “il dialogo e la riconciliazione devono essere la strada maestra per trovare una soluzione amichevole e portare la pace”. “Per questo - continua il messaggio - appoggiamo con decisione ogni sforzo ed iniziativa degli anziani del Paese, che conoscono gli autentici sentimenti e aspirazioni del popolo libico, e di tutte le organizzazioni internazionali, volte a creare un’atmosfera di confidenza per trovare una soluzione pacifica”. “Continueremo a pregare in solidarietà con tutti i musulmani libici che lottano per la pace e la giustizia in questo momento difficile della storia del loro Paese” conclude il comunicato. (R.P.)







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