2011-04-12 14:57:52

Roma e il Papa Beato: illustrati in Campidoglio servizi e manifestazioni per l'evento del primo maggio


Si potrebbe arrivare anche ad un milione di presenze a Roma nei giorni che precederanno e seguiranno il primo maggio, data della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, e la città vuole essere pronta. Oggi, in Campidoglio la presentazione delle manifestazioni e dei servizi messi in campo per rendere questo appuntamento un momento di festa. Garantire un’accoglienza attenta e cordiale, far conoscere e valorizzare la figura di Giovanni Paolo II, anche come vescovo di Roma e come amico di tutta la società, anche laica e non cattolica: questi gli obiettivi ribaditi sia dal sindaco, Gianni Alemanno, che dal vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

“Io vi ho cerato, voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio”: sono le parole di Giovanni Paolo II che guidano in queste ore la grande macchina organizzativa che tra il 30 aprile e il 2 maggio farà di Roma una città spalancata sul mondo. La mobilitazione - che per la prima volta vede collaborare, anche finanziariamente, l’Opera Romana Pellegrinaggi insieme con il Comune - è generale. Per le informazioni funzioneranno il call center 060608, un sito web specifico nel Portale di Roma Capitale e soprattutto 35 punti di accoglienza distribuiti sul territorio, perché - dall’arrivo alla meta - ognuno, fedele o turista, si senta accolto in un clima positivo ma anche sobrio, come spiega il sindaco, Gianni Alemanno:

“Proprio per far emergere con forza il valore umano e spirituale di questo evento, bisogna abbassare i toni dal punto di vista materiale. Quindi sobrietà, massima economicità e volontari. I volontari saranno i veri protagonisti di queste giornate: insieme saranno i volontari di Roma Capitale, che sono circa 3.500, e i volontari dell’Opera Romana Pellegrinaggi, ma anche i volontari dell’Unitalsi e i volontari che saranno presenti in ogni punto di Roma per accogliere i pellegrini”.

Al fianco dei volontari, il potenziamento dei servizi di emergenza, con circa 200 presidi e 7 aree di pronto intervento; l’attività di pulizia della città, attiva 24 ora su 24, e soprattutto la mobilità: 150 mezzi pubblici in più, con corse anche notturne, navette da stazioni e aeroporti e 5.046 posti pullman a disposizione. Ma l’efficienza del sistema - sottolineano gli organizzatori - non deve prevalere sul contenuto spirituale di questo evento. Lo ha ribadito il cardinale Agostino Vallini:

“La Beatificazione di Giovanni Paolo II è un grande evento spirituale: è stato un testimone moderno del Vangelo, per il modo in cui ha vissuto la sua umanità. Giovanni Paolo II ha affermato, ha scritto e ha insegnato che non c’è altra via per essere pienamente uomini se non la fede in Cristo, morto e risorto. Lo ha vissuto, lo ha testimoniato e questo è il grande messaggio, o se vuole anche il grande nutrimento di cui questa nostra umanità ha bisogno. Quindi la sua Beatificazione sarà veramente l’occasione per lodare il Signore del dono che ha fatto alla Chiesa e al mondo con questo testimone. Ma anche per meditare, per riflettere e per raccogliere un modello di vita”.

Il porporato ha ricordato anche le tre importanti tappe religiose i in programma: la veglia di sabato 30 aprile al Circo Massimo per pregare con Giovanni Paolo II, ripercorrendo i cinque continenti che lui ha visitato; la cerimonia di Beatificazione di domenica, con la venerazione che ne seguirà; poi la Santa Messa di ringraziamento, il giorno successivo. Ma Giovanni Paolo II - ha ricordato il porporato - oltre che uomo universale è stato anche l’uomo di Roma, il vescovo di Roma, amato e legato alla città, in modo profondo, anche a tutta quella società laica o non cattolica che la popola. Questo aspetto sarà il cuore del concerto del 2 maggio in Piazza del Campidoglio, con le testimonianze anche del Rabbino Toaff, del segretario privato di Giovanni Paolo II, il cardinale Dziwisz, e dell’allora portavoce della Sala Stampa vaticana, Navarro-Valls. Affidati, invece, a due mostre fotografiche altri aspetti della vita di questo Papa: si tratta delle mostre “Karol, il Papa dei popoli”, in Piazza della Repubblica, e “All’altare di Dio” ai Musei Capitolini. L’assessore alla cultura, Dino Gasperini:

“Sarà una grande festa, in cui dialogheranno i diversi linguaggi artistici all’interno delle diverse manifestazioni. Il Papa non fu soltanto un artista: Papa Giovanni Paolo II fu il primo Pontefice che si misurò con i media, fu il primo Papa che apparve su Internet, il primo Papa che parlò da una parte all’altra del mondo, utilizzando dei canali di comunicazione, e che declinò la sua immagine con il linguaggio dell’arte. Credo sia giusto rendergli omaggio, tenendo conto di quello che è stato e di quello che ha fatto”. (mg)







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