Roma e il Papa Beato: illustrati in Campidoglio servizi e manifestazioni per l'evento
del primo maggio
Si potrebbe arrivare anche ad un milione di presenze a Roma nei giorni che precederanno
e seguiranno il primo maggio, data della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II,
e la città vuole essere pronta. Oggi, in Campidoglio la presentazione delle manifestazioni
e dei servizi messi in campo per rendere questo appuntamento un momento di festa.
Garantire un’accoglienza attenta e cordiale, far conoscere e valorizzare la figura
di Giovanni Paolo II, anche come vescovo di Roma e come amico di tutta la società,
anche laica e non cattolica: questi gli obiettivi ribaditi sia dal sindaco, Gianni
Alemanno, che dal vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini.
Il servizio di Gabriella Ceraso:
“Io vi ho
cerato, voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio”: sono le parole di Giovanni
Paolo II che guidano in queste ore la grande macchina organizzativa che tra il 30
aprile e il 2 maggio farà di Roma una città spalancata sul mondo. La mobilitazione
- che per la prima volta vede collaborare, anche finanziariamente, l’Opera Romana
Pellegrinaggi insieme con il Comune - è generale. Per le informazioni funzioneranno
il call center 060608, un sito web specifico nel Portale di Roma Capitale e soprattutto
35 punti di accoglienza distribuiti sul territorio, perché - dall’arrivo alla meta
- ognuno, fedele o turista, si senta accolto in un clima positivo ma anche sobrio,
come spiega il sindaco, Gianni Alemanno:
“Proprio
per far emergere con forza il valore umano e spirituale di questo evento, bisogna
abbassare i toni dal punto di vista materiale. Quindi sobrietà, massima economicità
e volontari. I volontari saranno i veri protagonisti di queste giornate: insieme saranno
i volontari di Roma Capitale, che sono circa 3.500, e i volontari dell’Opera Romana
Pellegrinaggi, ma anche i volontari dell’Unitalsi e i volontari che saranno presenti
in ogni punto di Roma per accogliere i pellegrini”.
Al fianco dei volontari,
il potenziamento dei servizi di emergenza, con circa 200 presidi e 7 aree di pronto
intervento; l’attività di pulizia della città, attiva 24 ora su 24, e soprattutto
la mobilità: 150 mezzi pubblici in più, con corse anche notturne, navette da stazioni
e aeroporti e 5.046 posti pullman a disposizione. Ma l’efficienza del sistema - sottolineano
gli organizzatori - non deve prevalere sul contenuto spirituale di questo evento.
Lo ha ribadito il cardinale Agostino Vallini:
“La
Beatificazione di Giovanni Paolo II è un grande evento spirituale: è stato un testimone
moderno del Vangelo, per il modo in cui ha vissuto la sua umanità. Giovanni Paolo
II ha affermato, ha scritto e ha insegnato che non c’è altra via per essere pienamente
uomini se non la fede in Cristo, morto e risorto. Lo ha vissuto, lo ha testimoniato
e questo è il grande messaggio, o se vuole anche il grande nutrimento di cui questa
nostra umanità ha bisogno. Quindi la sua Beatificazione sarà veramente l’occasione
per lodare il Signore del dono che ha fatto alla Chiesa e al mondo con questo testimone.
Ma anche per meditare, per riflettere e per raccogliere un modello di vita”.
Il
porporato ha ricordato anche le tre importanti tappe religiose i in programma: la
veglia di sabato 30 aprile al Circo Massimo per pregare con Giovanni Paolo II, ripercorrendo
i cinque continenti che lui ha visitato; la cerimonia di Beatificazione di domenica,
con la venerazione che ne seguirà; poi la Santa Messa di ringraziamento, il giorno
successivo. Ma Giovanni Paolo II - ha ricordato il porporato - oltre che uomo universale
è stato anche l’uomo di Roma, il vescovo di Roma, amato e legato alla città, in modo
profondo, anche a tutta quella società laica o non cattolica che la popola. Questo
aspetto sarà il cuore del concerto del 2 maggio in Piazza del Campidoglio, con le
testimonianze anche del Rabbino Toaff, del segretario privato di Giovanni Paolo II,
il cardinale Dziwisz, e dell’allora portavoce della Sala Stampa vaticana, Navarro-Valls.
Affidati, invece, a due mostre fotografiche altri aspetti della vita di questo Papa:
si tratta delle mostre “Karol, il Papa dei popoli”, in Piazza della Repubblica, e
“All’altare di Dio” ai Musei Capitolini. L’assessore alla cultura, Dino
Gasperini:
“Sarà una grande festa, in cui dialogheranno
i diversi linguaggi artistici all’interno delle diverse manifestazioni. Il Papa non
fu soltanto un artista: Papa Giovanni Paolo II fu il primo Pontefice che si misurò
con i media, fu il primo Papa che apparve su Internet, il primo Papa che parlò da
una parte all’altra del mondo, utilizzando dei canali di comunicazione, e che declinò
la sua immagine con il linguaggio dell’arte. Credo sia giusto rendergli omaggio, tenendo
conto di quello che è stato e di quello che ha fatto”. (mg)