Pakistan: Asia Bibi ringrazia per la Giornata di preghiera del 20 aprile
Asia Bibi, la donna condannata a morte per blasfemia e rinchiusa nel carcere di Sheikupura
(in Punjab), ringrazia la Fondazione Masihi e tutti coloro che pregheranno per lei
nella “Speciale Giornata di Preghiera” del 20 aprile, in cui tutte le comunità cristiane
del mondo sono invitate a ricordare Asia Bibi e le vittime innocenti della legge sulla
blasfemia. La donna, informata dell’iniziativa, ha reagito scoppiando in lacrime e
si è detta “felicissima perchè tutto il mondo pregherà per lei”. Contatta dall’agenzia
Fides, tramite la “Fondazione Masihi”, che le assicura assistenza legale, Asia ha
dichiarato. “Sono grata alla Fondazione Masihi per aver organizzato un simile evento,
che mi dà una speranza per vivere. Mi sento amata dalla Chiesa cattolica e da tutte
le comunità cristiane del mondo. Sono orgogliosa di essere figlia di una comunità
tanto amorevole e misericordiosa”. Nonostante la malattia, il digiuno quaresimale
e un fisico debilitato, il suo morale è alto “grazie alla fede in Gesù Cristo. Vorrei
mandare un messaggio di pace e di amore a tutto il mondo” aggiunge. “Voglio dire grazie
ad ogni sorella, ad ogni fratello, ad ogni monaca e sacerdote che prega per me, e
specialmente al Santo Padre. Spero con tutto il cuore che questa Quaresima e tutte
le preghiere possano donarmi la libertà e la felicità alla mia famiglia”. Intanto
anche il cattolico Paul Bhatti, consigliere speciale per le Minoranze religiose e
fratello del Ministro ucciso Shahbaz Bhatti, ha reso noto, tramite Fides, la sua adesione
alla Giornata, assicurando la sua preghiera personale, e garantendo il suo impegno
a “lavorare con il governo e con le minoranze religiose per trovare una soluzione
ed evitare che in futuro vi siano altre vittime innocenti della legge sulla blasfemia”.
(R.P.)