Vietnam: in carcere un avvocato cattolico, membro della Commissione “Giustizia e Pace”
L’avvocato cattolico Le Quoc Quan, membro della Commissione “Giustizia e Pace” della
diocesi di Vinh, è stato arrestato dalla polizia insieme al medico Pham Hong Son.
I due sono stati arrestati il 7 aprile perché nei giorni precedenti avevano partecipato
alle manifestazioni in difesa di Cu Huy Ha Vu, noto avvocato e attivista per i diritti
umani condannato da un tribunale a 7 anni di prigione “per propaganda anti-governativa”.
Come riferito a Fides da fonti nella Chiesa vietnamita, Le Quoc Quan è un cattolico
praticante, attivo nella difesa dei diritti umani, molto apprezzato dalla comunità
locale. L’avvocato dovrebbe tenere una relazione al prossimo seminario annunciato
dalla Commissione “Giustizia e Pace” dei vescovi vietnamiti, che si terrà a Saigon
il 27 maggio 2011, sul tema “La Giustizia e la Pace nel Vietnam di oggi” (vedi Fides
25/3/2011) . Le Quoc Quan ha studiato negli Stati Uniti e, rientrato in Vietnam, si
è distinto per la sua attività all’interno della Chiesa e nella società civile, impegnandosi
per la difesa della dignità della persona e dei diritti umani, ed entrando a far parte
della Commissione “Giustizia e Pace” a Vinh. La Commissione “Giustizia e Pace” della
Conferenza Episcopale, creata ufficialmente dai vescovi nell’ottobre 2010, ha iniziato
il suo lavoro guidata dal vescovo di Vinh, mons. Paul Nguyen Thai Hop (presidente),
e da padre Antoine Nguyen Ngoc Son (segretario generale). La Commissione si ispira
all’opera del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, traendone gli obiettivi: promuovere
la giustizia e la pace nella società, secondo gli insegnamenti del Vangelo e della
Dottrina sociale della Chiesa. Nel suo lavoro, la Commissione potrà e dovrà spesso
riferirsi alle questioni del rispetto dei diritti umani. La creazione e l’attività
della nuova Commissione, rimarcano le fonti di Fides, “rappresenta una nuova speranza
per la Chiesa e per l’intera società vietnamita, soprattutto per la difesa dei deboli
e degli oppressi, e per la costruzione di una società più giusta e fraterna”.