2011-04-11 14:09:50

Energia in Europa: per Lettonia e Svezia record di fonti rinnovabili


In dieci anni le energie rinnovabili, come la solare e la eolica, hanno quasi raddoppiato il loro peso nel complesso dei consumi dell’Unione Europea, passando dal 5 al 9% del totale. Lo attesta Eurostat che, in occasione dell’apertura della Settimana europea per le energie rinnovabili, diffonde i dati sulla produzione e i consumi a livello continentale. “Nel 2009 – afferma l’Istituto di statistica, secondo quanto riferisce il Sir – il petrolio era la principale fonte di energia nell’Ue, rappresentando il 37% dei consumi”. Cambiamenti significativi sono però intervenuti nel corso del decennio 1999-2009. Il petrolio è infatti sceso di due punti percentuali (nel 2009 – ultimi dati disponibili – era al 39%), carbone e combustibili solidi sono passati dal 18 al 16%, mentre il gas è salito dal 22 al 24%. “La parte rappresentata dal nucleare è rimasta stabile al 14%”. I paesi a massimo consumo di petrolio rispetto al fabbisogno interno sono Malta (100%), Cipro (96%), Lussemburgo (63), Grecia (55), Portogallo (50). Il gas è l’energia più utilizzata nei Paesi Bassi (43%), in Italia e Regno Unito (38%), Ungheria (36). Il carbone prevale nei “pacchetti energetici” dei paesi dell’est, con in testa Estonia, Polonia, Repubblica ceca e Bulgaria. La Francia detiene il record del ricorso al nucleare (40% del fabbisogno nazionale). In testa alla classifica per l’uso delle energie “pulite” si collocano invece Lettonia (36%), Svezia (34), Austria (27), Finlandia (23). Fra i dati diffusi da Eurostat riguardo i consumi di energia nell’Ue27, è presente un ampio capitolo dedicato alle fonti rinnovabili: idroelettrica, eolica, biomassa, geotermica e solare. “La parte delle rinnovabili nell’approvvigionamento energetico è aumentato in tutti gli Stati membri” nel corso degli ultimi dieci anni. “Gli aumenti più significativi si sono registrati in Danimarca” (dall’8 al 17% del pacchetto energetico nazionale), Svezia (dal 27 al 34%), Germania (dal 2 all’8%), seguiti, con percentuali significative, da Portogallo, Slovacchia, Austria, Lettonia, Spagna, Slovenia, Ungheria. Alle centrali nucleari fanno ricorso 15 dei 27 Stati membri; Cipro e Malta, invece, non fanno alcun ricorso al gas. L’indagine di Eurostat sarà al centro di ulteriori analisi in questi giorni, nell’ambito della Settimana europea delle energie rinnovabili. Domani a Bruxelles si svolgerà una conferenza internazionale su questi temi e in particolare sulla efficienza e sul risparmio energetici. Altri 600 eventi sono previsti per questa settimana nei diversi paesi Ue.







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