2011-04-10 16:06:22

Guatemala, Conferenza episcopale sulla situazione del Paese


Una campagna elettorale corretta e pacifica, ma anche il valore dell’istituzione del matrimonio e la risoluzione dei conflitti agrari. Sono queste le principali tematiche affrontate dalla Conferenza episcopale in Guatemala, tenutasi l’8 aprile scorso. I vescovi si sono soffermati prima di tutto sulle prossime consultazioni presidenziali di settembre e sulla campagna elettorale non ancora ufficiale ma già cominciata attraverso un imponente apparato mediatico e pubblicitario. Secondo i presuli, ciò dimostra la debolezza di un sistema elettorale non in grado di controllare tali iniziative, ma anche la mancanza di responsabilità dei partiti politici in lotta per il potere. I vescovi guatemaltechi, invitano dunque i cittadini, dopo anni di dittatura, a riappropriarsi del proprio diritto di voto e di votare “in modo serio, cosciente, libero e informato”, esprimendo inoltre il proprio impegno per una campagna elettorale libera dalla violenza. I presuli hanno poi trattato l’istituzione del matrimonio e il recente dibattito nel Paese attorno alla sua stabilità e funzione nella società. I vescovi hanno sottolineato non soltanto il carattere sacro di vincolo indissolubile che il matrimonio ha per la Chiesa, ma anche il suo “valore naturale”, ribadendo il suo carattere “non negoziabile”. Di fronte al tema dell’educazione sessuale hanno espresso preoccupazione per l’alto numero di gravidanze tra adolescenti e di contagi da virus come l’Hiv, condannando ogni violenza contro donne e bambini. Rispetto alla problematica dei conflitti sociali e agrari, i vescovi hanno infine ribadito la loro disapprovazione verso l’idea di anteporre gli interessi delle grandi imprese agroindustriali ai principi chiave della Dottrina Sociale della Chiesa, come il diritto alla vita, superiore al diritto alla proprietà. (L.G.)







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