I vescovi Usa chiedono un voto bipartisan a favore della legge sul rispetto dei diritti
di coscienza
Il presidente della Commissione per le attività pro-vita della Conferenza episcopale
degli Stati Uniti (Usccb), il cardinale Daniel DiNardo, ha invitato ad approvare con
un voto bipartisan la “Respect for Rights of Conscience Act 2011” (HR 1179), la proposta
di legge presentata da due rappresentanti, uno democratico e uno repubblicano, sul
rispetto dei diritti di coscienza. Il provvedimento, si legge in una lettera indirizzata
ai membri della Camera dei Rappresentanti, “aiuterà ad assicurare che la riforma sanitaria
non venga manipolata contro la libertà religiosa e i diritti di coscienza”. “Finora
- ricorda la missiva - la legge federale non ha mai impedito agli operatori e ai fruitori
dell’assistenza sanitaria di concordare un piano sanitario conforme alle proprie convinzioni
religiose”. E tuttavia “questo potrebbe cambiare con l’entrata in vigore della riforma
sanitaria nella sua attuale formulazione”. La “Patient Protection and Affordable Care
Act” (PPACA), approvata l’anno scorso, stabilisce infatti una nuova lista di “servizi
sanitari essenziali” garantiti in tutti gli Stati Uniti, ai quali aggiunge servizi
di prevenzione inclusi alcuni specifici per le donne. Ora, tra queste rischia di essere
compresa la prescrizione di farmaci contraccettivi, abortivi e per la procreazione
assistita. In questo senso, del resto, premono la Planned Parenthood e altri gruppi
favorevoli all’aborto e che promuovono i mezzi artificiali di controllo delle nascite.
La PPACA - afferma il cardinale DiNardo - paradossalmente non tutela le numerose
organizzazioni religiose impegnate nel campo sanitario per le quali alcune procedure
sono incompatibili con i propri precetti morali. Di qui l’appello a votare a favore
della Respect for Rights of Conscience Act of 2011, “un piccolo, ma ben congegnato
provvedimento che servirà solo ad evitare abusi” contro la libertà dei cittadini americani.
Le questioni del finanziamento pubblico dell’aborto e della libertà di coscienza sono
stati i punti sui quali più forti sono state le obiezioni dei vescovi americani durante
il lungo dibattito per l’approvazione della riforma sanitaria voluta dal Presidente
Obama. Un altro punto controverso della Patient Protection and Affordable Care Act
per l’Episcopato è l’esclusione dalla copertura sanitaria di buona parte degli immigrati.
(A cura di Lisa Zengarini)