Brasile. Strage in una scuola: il profondo dolore dell'arcivescovo di Rio
L'arcivescovo di Rio de Janeiro, mons. Orani Tempesta, ha espresso profondo dolore
per la strage in una scuola della città avvenuta ieri mattina. Un ragazzo è entrato
nell'edificio e ha aperto il fuoco, uccidendo 12 alunni, tra cui 9 bambine, e ferendone
una ventina. L'attentato è avvenuto nella Scuola Municipale Tasso da Silveira – che
ha circa 1.000 alunni, tra i 9 e i 14 anni –, a Realengo, nella zona occidentale di
Rio de Janeiro. In una nota ufficiale ripresa da Zenit, mons. Tempesta ha affermato
che l'attacco “ha ferito non solo coloro che sono stati colpiti, ma tutti gli abitanti
di Rio”. “Come pastore di questa Arcidiocesi, lamento profondamente l'accaduto, prego
e mi unisco al dolore di tutte le persone che sono state coinvolte in questa tragedia,
genitori, familiari e amici”. “Chiedo al Signore Gesù, in questo tempo di Quaresima,
di confortare tutti e invio una benedizione speciale, chiedendo a Dio che fatti come
questo non accadano più nella nostra città”, scrive mons. Tempesta. Il governatore
di Rio, Sérgio Cabral, nel corso di una conferenza stampa nel cortile della scuola
Tasso da Silveira ha detto che l'assassino è stato identificato come Wellington Menezes
de Oliveira, di 23 anni. Era un ex alunno dell'istituto, ed è riuscito a entrare nell'edificio
dicendo che andava a cercare il suo registro scolastico. Appena entrato, ha iniziato
a sparare contro i bambini. Un poliziotto impegnato in un controllo vicino alla scuola
ha visto due alunni feriti, si è recato nell'istituto e ha avvistato l'assassino.
Il poliziotto ha colpito il ragazzo, che, ferito, si sarebbe sparato alla testa. In
base a informazioni diffuse dal governo di Rio de Janeiro, i feriti sono stati ricoverati
all'ospedale Albert Schweitzer e in altre strutture specializzate della città. La
polizia sta indagando sulle cause della tragedia. L'assassino ha usato due revolver,
e aveva una grande quantità di munizioni. Ha lasciato una lettera, che è già stata
consegnata alla Polizia per le dovute analisi.