Accordo internazionale per la lotta contro il narcotraffico
I rappresentanti di oltre un centinaio di Paesi si sono accordati per la creazione
di un fronte comune contro il crimine organizzato, con gruppi operativi regionali
incaricati di coordinare l’offensiva contro il narcotraffico. “Per poter avere successo
dobbiamo restare uniti con fiducia e impegno” ha detto Marie Leonhart, amministratrice
dell’agenzia anti-droga statunitense (Dea) nell’ultimo giorno di lavori della Conferenza
internazionale per il controllo delle droghe, ospitata a Cancún in Messico. Come riferisce
l’agenzia Misna, per rendere più efficace la cooperazione, saranno creati fronti regionali:
in America Latina, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica uniranno
gli sforzi con la collaborazione di Stati Uniti, Messico e Colombia, per frenare l’espansione
dei cartelli della droga. Un altro fronte sarà composto da 75 paesi di Africa e Europa,
alle prese con le nuove rotte del narcotraffico; anche l’Asia farà la sua parte, concentrandosi
in particolare sulla rotta Afghanistan-Europa. Nella dichiarazione finale della Conferenza
è inclusa la proposta di intraprendere attività coordinate “contro la delinquenza
transnazionale, approfittando dell’interscambio di informazioni in tempo reale” anche
per la lotta al contrabbando di armi, al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento
dei gruppi terroristici.