TANZANIA: La Commissione Giustizia e Pace preoccupata per la riforma costituzionale
DODOMA, 06 aprile 2011 “Tristezza e angoscia del nostro popolo per il disegno di
legge di revisione costituzionale”: si intitola così la lettera che la Commissione
Giustizia e Pace della Conferenza episcopale di Tanzania ha inviato al Ministero per
la Giustizia e gli Affari costituzionali. Nella missiva, a firma di mons. Paul Ruzoka,
presidente della Commissione, si mettono in luce alcuni punti critici del disegno
di legge, reso noto alcuni giorni fa. “Leggendo questo documento – scrivono i vescovi
– siamo rimasti stupefatti, perché l’intero processo costituzionale inizia e finisce
con il presidente. Anche il principale strumento per gestire l’iter di riforma sarà
una Commissione costituita sempre dal presidente, che è anche il capo del partito”.
I presuli si dicono poi consapevoli del fatto che “l’appello per una nuova Costituzione
è scaturito da un desiderio ed anche da una certa rabbia della società del paese,
in cerca di un cambiamento”. Tuttavia, prosegue la missiva, “temiamo che il contenuto
con cui il disegno di legge di revisione costituzionale viene presentato in Parlamento
non risponda davvero a questa forte esigenza della popolazione. E ciò, di fatto, può
aumentare quella rabbia che si è già manifestata nella nostra società”. Quindi, la
Commissione Giustizia e Pace si appella al governo affinché intraprenda il processo
di revisione costituzionale “con grande saggezza, guidando la riflessione e la formazione
necessarie per rendere questo processo un dialogo veramente nazionale, così da garantire
la pace, la comprensione e l’accettazione reciproca. Ne abbiamo bisogno in questo
momento storico del nostro Paese”. Infine, i vescovi chiedono di “lasciare il tempo
anche ai necessari strumenti indipendenti per costruire il consenso necessario, in
modo da creare una solida base sui cui posare il futuro della nostra nazione”. (I.P.)